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Omicidio in box: tre imputati condannati all'ergastolo

Omicidio in box

Omicidio in box: tre imputati condannati all'ergastolo

L'assassinio nell'ottobre 2019 con 11 colpi di pistola

MILANO, 15 giugno 2021, 18:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Corte d'Assise di Milano ha condannato all'ergastolo Edoardo Sabbatino, Leonardo La Grassa e Giuseppe Del Bravo per l'omicidio di Donato Carbone, il 63enne ucciso il 16 ottobre 2019 con 11 colpi di pistola all'interno di un box a Cernusco sul Naviglio, nel milanese. Sabbatino e La Grassa sono ritenuti presunto esecutore materiale e mandante del delitto, il 41enne Del Bravo è accusato di concorso in omicidio aggravato, porto abusivo di arma clandestina, ricettazione in concorso. La pm Maura Ripamonti aveva chiesto il carcere a vita per i tre imputati.
La figlia della vittima, Angela Carbone, che si è costituita parte civile, è scoppiata in lacrime dopo la lettura del dispositivo. La Corte le ha riconosciuto "un euro" di risarcimento per danni morali. Era stata lei stessa a chiederlo tramite l'avvocato Barbara Biscardo, che stamane nel suo intervento ha affermato: "La mia assistita non ha mai voluto soldi e pertanto chiede una cifra puramente simbolica".
I giudici hanno inflitto ai tre imputati anche tre anni di libertà vigilata. Il difensore di La Grassa, l'avvocato Antonello Madeo, aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito in quanto sussisterebbero "dubbi ragionevoli sulla sua colpevolezza" e "c'è il rischio di incorrere in un errore giudiziario". I difensori di Sabbatino, gli avvocati Francesca Casarotto e Francesco Bico, avevano chiesto la riqualificazione in omicidio preterintenzionale. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.

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