Non ha potuto entrare a scuola
perché non ha voluto vaccinarsi e una professoressa di una
scuola superiore di Crema ha mandato una comunicazione ai suoi
studenti per dire di essere stata "amorevolmente sospesa" per
aver "rifiutato la benedizione del sacro siero (l'espressione è
del bravissimo Diego Fusaro)", filosofo da sempre contrario al
vaccino e al green pass.
"D'altronde io rispondo solo alla mia coscienza e dopo
discernimento, a fronte dl una situazione che sta degenerando
evidentemente ( dove l'aspetto sanitario poco o nulla ormai
c'entra), da persona libera esercito la mia volontà, costi quel
che costi", ha scritto la docente ai suoi alunni.
Le risponde il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, dal suo
profilo Facebook: "Ho volutamente "anonimato" la mittente, per
tutelarne la riservatezza, ma non faccio altrettanto con le sue
parole, che trovo assai gravi. Forse, professoressa, si
attendeva un premio alla carriera per essere una "tutta d'un
pezzo", anziché essere "amorevolmente" messa alla porta?
Intanto, quale che sia la sua disciplina, credo sarebbe il caso
orientasse il suo pensiero critico innanzitutto per approfondire
ciò di cui parla con tanta, troppa disinvoltura". Per Bonaldi,
"i numeri non mentono. Prendiamo solo i dati sulle terapie
intensive (rilevati dalla Fiaso nei 21 ospedali sentinella),
vuole? Oltre sette letti su dieci, cioè il 72%, è occupato da
pazienti non vaccinati". "Quindi, signora mia, quel suo 'costi
quello che costi' mi pare assai azzardato e fuorviante, perché
in realtà il costo della sua 'libera scelta', signora prof che
usa il discernimento, lei lo sta scaricando sulla comunità",
conclude il sindaco di Crema.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA