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COVID: il punto in Lombardia

COVID: il punto in Lombardia

Intensive occupate al 15%. A Milano protestano i medici di base

MILANO, 21 gennaio 2022, 18:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' di 32.677 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia, con un tasso di positività in calo al 16,1%. Aumentano i ricoverati in terapia intensiva (+5, 276) e diminuiscono nei reparti (-216, 3.503).
    Sono 121 i decessi. La Lombardia resta così in zona gialla, come in mattinata aveva anticipato il presidente Attilio Fontana.
    Un'anticipazione confermata poi nel pomeriggio dalla nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
    Secondo i dati monitorati dall'Iss e dal ministero della Salute, "il parametro delle terapie intensive scende dal 17 al 15%, quindi ampiamente sotto la soglia del 20% - come ha sottolineato Fontana - che avrebbe fatto scattare il passaggio in arancione".
    Prosegue a un ritmo incessante la campagna vaccinale. Ma ora "grande attenzione è rivolta ai bambini tra i 5 e gli 11 anni - ha detto la vicepresidente e assessora al Welfare, Letizia Moratti - che, benché siano la fascia più colpita dalla variante Omicron, registrano ancora una percentuale di non vaccinati pari a circa il 31% della platea totale".
    Intanto 170 medici di base non sindacalizzati hanno scritto una lettera indirizzata al direttore dell'Ats di Milano Walter Bergamaschi: "Vogliamo tornare a fare i medici clinici, a curare i pazienti! In questa quarta ondata di pandemia ci siamo trovati a lavorare più di 10 ore al giorno in ambulatorio, davanti a portali quasi sempre mal funzionanti, esasperati da impossibili prenotazioni di tamponi e sfiniti dall'inserimento di migliaia dati di contagiati e contatti", si sono lamentati i medici, secondo i quali "il sistema informatico di Regione Lombardia è inadeguato".
    La cronaca racconta infine di una suora, la fondatrice della comunità Shalom che si occupa di tossicodipendenti a Palazzolo sull'Oglio (Brescia), che è disposta a vaccinarsi con una dose solo se lo Stato firma una lettera in cui si impegna a darle un risarcimento di 7 milioni nel caso le succeda qualcosa.
    Altrimenti suor Rosalina Ravasio, non solo continuerà a non vaccinarsi, ma non ha intenzione neanche di pagare la multa quando scatterà l'obbligo per gli over 50.
   

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