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Rof 2023 riscopre Eduardo e Cristina, ultimo capolavoro

Rof 2023 riscopre Eduardo e Cristina, ultimo capolavoro

Interesse per Rossini cresce in Giappone e Corea

PESARO, 14 dicembre 2022, 14:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per il Rossini Opera Festival il 2023 sarà l'anno della riscoperta di Eduardo e Cristina, trentanovesimo e ultimo titolo del catalogo operistico rossiniano ufficiale: la prima esecuzione moderna nell'edizione critica della Fondazione Rossini andrà in scena l'11 agosto alla Vitrifrigo Arena. Una prima che non esaurisce la mission del festival, che in 44 edizioni ha riportato alla luce il cosiddetto "sommerso rossiniano", soprattutto nel genere serio, ha sottolineato il sovrintendente Ernesto Palacio in un incontro stampa: oltre alle riprese, "il Rof continuerà a lavorare con la Fondazione Rossini per offrire edizioni critiche di versioni alternative o di pastiche come Roberto Bruce o Ivanhoe", che non figurano nel catalogo ufficiale. Anche Eduardo e Cristina è in effetti un "centone", un collage di musiche rossiniane preesistenti, messe in insieme per il pubblico di Venezia dove l'opera fu rappresentata per la prima volta nel 1819. Ma il titolo rientra tra quelli ufficiali del Rossini serio, "che riserva sempre graditissime sorprese" secondo Palacio. Nel cartellone 2023, altri due titoli seri e poco noti, come Adelaide di Borgogna, in una nuova produzione, e la ripresa di Aureliano in Palmira, nella produzione del 2014 con regia di Mario Martone, premiata come Best Rediscovered Work agli International Opera Awards 2015. In calendario anche il Viaggio a Reims degli allievi dell'Accademia Rossiniana, due Cantate di rara esecuzione, una dedicata a Pio IX, e una a Maria Malibran, celebre interprete rossiniana, morta a 28 anni nel 1836, "firmata da 5 compositori tra cui non figura Rossini", concerti lirico sinfonici, concerti di belcanto e in chiusura la Petite Messe Solennelle diretta da Michele Mariotti. Nei cast, il direttore artistico Juan Diego Florez ha annunciato "9 debutti" e l'inserimento di 20 ex accedmici rossiniani. Intanto l'interesse per Rossini cresce in Estremo Oriente: il Rof è stato in Giappone, dove ha incontrato l'ambasciatore italiano e la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura, e in Corea del Sud, dove sono stati allacciati rapporti media culturali. Il tutto in vista di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.
   
   

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