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Regioni: c.destra,manovra prudente ma guarda a deboli e sanità

Regioni: c.destra,manovra prudente ma guarda a deboli e sanità

(v. 'Regioni: Pd,Bilancio previsione Marche...' delle 12:25)

ANCONA, 28 dicembre 2022, 18:10

Redazione ANSA

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Una "manovra economica che è all'insegna della prudenza, ma con la quale stiamo ponendo le basi per centrare la gran parte degli obiettivi che ci siamo prefissati in diversi ambiti e settori all'inizio della Legislatura. Un bilancio che cerca di guardare e andare incontro alle esigenze delle categorie più deboli e, in maniera particolare, al sistema sanitario che sta soffrendo". Così, a proposito del Bilancio di Previsione 2023-2025, i capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale Marche, Jessica Marcozzi (Forza Italia; relatrice di maggioranza), Carlo Ciccioli (Fratelli d'Italia), Renzo Marinelli (Lega), Giacomo Rossi (Civici Marche), Dino Latini (Udc-Popolari Marche). La maggioranza rispedisce al mittente le accuse di compressione dei tempi e di assenza di visione, e sottolinea: "si apre una seconda fase per l'Amministrazione centrodestra delle Marche".
    In una conferenza stampa a margine della seduta consiliare non sono comunque mancate stoccate all'ex maggioranza di centrosinistra e le repliche alle contestazioni mosse dal Pd. Il "bilancio ripiana disastri del passato", ha attaccato Rossi citando le "borse di studio per i medici, gli investimenti sugli ospedali, i 21 milioni di euro conro il dissesto idrogeologico" ma anche lo sguardo a "infrastrutture, esigenze di alluvionati: risposte che altri non hanno dato in passato". Repliche anche sulla "Tabella E" contrapposta alla "Tabella C" del centrosinistra sulle quali sono volate accuse reciproche di "marchette elettorali" e rivendicazioni di esigenze dei territori da soddisfare. "Le voci della Tabella E - ha detto Marinelli - rappresenta lo 0,0004% del bilancio. Prima era composta da 900 voci, oggi sono 300 di cui 220 finanziano spese obbligatorie, non accettiamo lezioni dal centrosinistra". "Anche le piccole somme se distribuite in maniera giusta e sensata nei territori - ha chiosato Rossi - sono importanti. C'è chi come il M5s preferisce trasferire risorse al reddito di cittadinanza".
    "Come ricordato dal presidente Francesco Acquaroli, - hanno sottolineato i capigruppo - il quadro è complesso e complicato.
    Usciamo da una pandemia, che speriamo sia alle nostre spalle in maniera definitiva, ma abbiamo degli strascichi che soprattutto nel settore sanitario si sono fatti sentire; poi il contesto della guerra, l'aumento del costo dell'energia e delle materie prime, che incidono oltre il 20%-30% nei nostri cantieri in essere e di quelli che dovranno patire da zero". "Per questo motivo - hanno rimarcato - si è deciso di concentrare le risorse disponibili per cofinanziare con 140 milioni di euro progetti europei che svilupperanno investimenti per 1,36 miliardi e per investire su materie che riteniamo strategiche: si parte dalla sanità e dal sociosanitario, finanziando 110 nuove borse di studio per i medici di medicina generale e 42 nuove borse di studio per i medici specialisti, in linea con lo scorso anno".
    Il tutto "per cercare di fronteggiare la carenza di medici, legata ai pensionamenti e alla scarsità dei sanitari, soprattutto nei Pronto soccorso".
    Replica dal capogruppo di FdI Ciccioli anche sulle contestazioni del Pd sulla Pdl per i cda relativa agli enti parco e sulla richiesta dem di posticipare l'entrata in vigore della riforma dei servizi sanitari regionali al primo gennaio 2024. "Sui parchi - ha attaccato Ciccioli - non vogliono una regionalizzazione perché gli togliamo un fortino di potere. La riforma dei servizi sanitari? Sperano di reggere con la loro governance: abbiamo ereditato strutture e dirigenze, non vogliono applicare la riforma per perpetuare loro burocrazia.
    Invece noi vogliamo un contributo nuovo di persone, la discontinuità di una gestione che ha mostrato lacune. Stiamo realizzando tante cose, né di destra né di sinistra, annunciate ma che non erano state fatte".
   

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