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Porti: Piombino, Pim firma la concessione delle banchine fino al 2041

Accordo per impianto di smantellamento e refitting navale

23 ottobre, 21:17

 Entra nel vivo il progetto per le realizzazione di un impianto di smantellamento, manutenzione e refitting navale nel porto di Piombino (Livorno): oggi è stato firmato l'accordo sostitutivo di concessione demaniale marittima fino al 2041 tra il presidente dell'Adsp del Mar Tirreno Settentrionale Stefano Corsini e i vertici di Piombino industrie marittime, società navalmeccanica costituita dalla genovese San Giorgio del Porto e dalla livornese F.lli Neri, rappresentata dal presidente Piero Neri e ad Valerio Mulas. A annunciarlo, in una nota, l'Authority di Palazzo Rosciano.

L'accordo, si spiega, prevede che Pim possa operare fino al 2041 su una superficie totale di 120.370 metri quadrati di cui 17.040 a mare. Contestualmente alla firma, viene inoltre consegnata alla società un'ulteriore area a terra di 22.615 mq rispetto agli 80.715 già dati per la realizzazione di una prima parte degli impianti. Con questo passaggio Pim porterà avanti il progetto di realizzazione di una piattaforma polifunzionale di demolizione, costruzione e riparazione, con investimenti privati per oltre 16 milioni entro il 2023 e un organico di personale a regime di 80 unità, senza contare le ricadute dell'indotto. Pim è in attesa della realizzazione della nuova bretella che renderà il cantiere indipendente dal punto di vista degli accessi viari e ha già risolto con risorse proprie i problemi di approvvigionamento di elettricità con la posa in opera di cavi lungo un tracciato di 2,5 km fino alle aree in cantiere, provvedendo inoltre a realizzare l'impianto di trattamento e riutilizzo delle acque e a dare avvio alla costruzione del primo dei capannoni previsti. Con la realizzazione delle strutture, la società potrà quindi dare corpo ai numerosi progetti che la vedono impegnata, sia nelle attività di demolizione, che in quelle di refitting, grazie anche a un rapporto sinergico con il porto di Genova (tramite Gin -Genova industrie navali e San Giorgio del Porto) e con il porto di Livorno (dove opera la F.lli Neri). (ANSA).

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