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Porti: Federlogistica, Italia a rischio con climate change

Causa innalzamento mare, ma nostro Paese non ha ancora un piano

13 ottobre, 19:39

(ANSA) - FIRENZE, 13 OTT - "A causa del cambiamento climatico, nei prossimi 20-30 anni il mare si alzerà mediamente di 30 centimetri, mettendo a rischio la funzionalità di quasi tutti i nostri porti". E' l'allarme lanciato da Luigi Merlo, presidente di Federlogistica-Conftrasporto, nel corso della presentazione del progetto europeo Co.Cli.Co. nella prima giornata dell'Earth Technology Expo di Firenze, secondo cui Venezia è il caso limite, ma a rischio ci sono altre città costiere come Napoli, Cagliari, Palermo, Genova, Livorno e Brindisi.

"Oggi in Italia, contrariamente a quanto accade per esempio in Olanda, non esiste un apposito piano di resilienza", lamenta Merlo, secondo cui "l'Italia rischia di finire per buona parte sott'acqua e deve correre ai ripari, altrimenti lo scenario vedrà porti non più utilizzabili, traffici deviati in altre nazioni, spiagge cancellate, patrimonio culturale e immobiliare in pericolo".

Da qui, dunque, l'avvio del progetto lanciato da Enea e Federlogistica, a cui partecipano i principali centri di ricerca europei, con l'obiettivo di realizzare la mappatura delle infrastrutture costiere europee a rischio e individuare soluzioni tecniche adeguate. (ANSA).

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