(ANSA) - ANCONA, 05 OTT - Il sistema portuale dell'Adriatico
centrale nel 2021 ha movimentato 11,9 milioni di merci, con un
aumento del +21% rispetto al 2020, e sono transitati 729.067
passeggeri, con una crescita del +92% rispetto al 2020. I dati
sono resi noti dall'Autorità di sistema portuale, che ha stilato
il suo primo Bilancio di sostenibilità, documento che raccoglie
quanto attuato nel 2021 e che presenta le indicazioni operative
del prossimo futuro. Secondo il presidente dell'Adsp Vincenzo
Garofalo "la vera sfida sarà lo sviluppo complessivo del sistema
e di ogni singolo porto secondo le proprie ambizioni e
caratteristiche. L'obiettivo da raggiungere sarà quello di
crescere nei traffici, negli scambi e nell'economia valorizzando
le doti di ogni scalo e rafforzando la ricaduta positiva che
possono generare sulle comunità di Marche e Abruzzo, grazie alle
capacità di moltiplicatore che posseggono i porti, tassello
fondamentale per esaltare le specificità dei territori. Per fare
ciò terremo un confronto continuo con le istituzioni, le
imprese, gli operatori portuali e con le comunità". Fra le
priorità dell'Autorità di sistema portuale, rileva Garofalo,
"abbiamo il dovere e la possibilità di cogliere tante
opportunità di crescita e sviluppo utilizzando con concretezza
ed efficacia i fondi nazionali e del Pnrr a disposizione, per
circa 200 milioni di euro. È necessario concludere l'iter del
Documento di programmazione strategica di sistema portuale su
cui si sta lavorando. Sono questi gli strumenti di
programmazione e finanziari di riferimento per assicurare la
transizione dei porti del mare Adriatico centrale verso uno
sviluppo sostenibile, elemento orizzontale presente in ogni
azione di crescita degli scali". Temi centrali dell'Adsp,
ispirati dallo sviluppo sostenibile, sono il potenziamento e la
manutenzione delle infrastrutture e il miglioramento delle
connessioni terrestri da cui possono venire ulteriori spinte per
la crescita dei volumi degli scali, da Pesaro a Vasto, e per
dare concretezza allo sviluppo delle Zone economiche speciali.
Fondamentali, per l'azione dell'Adsp, sono la prosecuzione del
percorso di digitalizzazione, il ripristino dei fondali e la
relativa gestione dei sedimenti, l'incremento della qualità
delle acque costiere, la gestione dei rifiuti e la riduzione
delle emissioni marine. Quest'ultime grazie agli investimenti
per la realizzazione di impianti di "cold-ironing" in tutti i
porti di competenza dell'Adsp, con lo scopo di abbattere
l'inquinamento delle navi grazie all'elettrificazione delle
banchine. Fra le azioni elencate nel Bilancio di sostenibilità,
un'organizzazione della struttura capace di rispondere con
tempismo ed efficacia alle richieste degli operatori e ai
cambiamenti dei mercati e delle priorità di policy, della
security e della prevenzione sul lavoro. C'è anche l'impegno di
dare "pieno compimento ai documenti programmatici ed
organizzativi approvati dal Comitato di gestione nel corso del
2022 - spiega il segretario generale dell'Adsp del mare
Adriatico centrale, Salvatore Minervino -, il Piano integrato di
attività e organizzazione, nella sua prima applicazione, e il
Piano operativo triennale". Indispensabile anche la prosecuzione
di una cooperazione con le istituzioni collegate all'ambito
portuale. (ANSA).
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