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Dl Rilancio: Confitarma, dimentica gli armatori

"Inascoltate le nostre istanze per la riduzione dei costi"

13 maggio, 23:56
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 "Non è stato dato nulla a chi ha dato tanto in questo periodo". Mario Mattioli, presidente di Confitarma, critica l'assenza, dalle bozze del decreto Rilancio, delle istanze presentate dalla confederazione degli armatori per la riduzione dei costi delle imprese marittime e auspica che siano accolte nella versione finale "incluse quelle a costo zero , come la possibilità di effettuare crociere anche solo tra porti nazionali" come si sta già programmando in altri Paesi dell'Ue, per contribuire al rilancio della filiera del turismo.

"Siamo considerati un servizio essenziale quando è necessario assicurare i collegamenti marittimi ma poi veniamo dimenticati quando bisogna sostenere le imprese di navigazione" dice. Nel decreto ci sono risorse per Tirrenia e Alitalia, mentre le richieste di Confitarma sono rimaste inascoltate. "Non vorremmo che la proroga della convenzione Tirrenia per altri 12 mesi, con un esborso per lo Stato di ulteriori 72 milioni di euro, nonostante la Commissione Europea si sia chiaramente espressa contro qualsiasi proroga, sia la causa della difficoltà del Governo nel reperire le risorse per il nostro settore" sottolinea Matteoli. Le richieste di Confitarma riguardano la riduzione temporanea del costo del lavoro per le imprese marittime con unità iscritte nelle matricole nazionali, e misure per la riduzione dei costi di approdo per le navi nei porti che "diversi Stati membri dell'Ue anticipando le indicazioni della Commissione europea hanno già predisposto". (ANSA).

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