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In pericolo opera street art, polemiche in Molise

polemiche a Civitacampomarano

In pericolo opera street art, polemiche in Molise

Sindaco acquista casa e ristruttura, "però finanzio una copia"

CIVITACAMPOMARANO, 08 giugno 2021, 14:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Potrebbe essere presto abbattuto il murales più famoso del Molise. La casa sulla quale l'immagine simbolo della Street Art di Civitacampomarano (Campobasso) fu realizzata nel 2015, è di proprietà del sindaco del paese che ora la vuole ristrutturare. Negli anni l'immagine della bambina che si copre il volto con le mani, opera di Alice Pasquini, ha attirato l'attenzione di migliaia di visitatori da tutto il mondo che si sono fatti fotografare davanti al murales.
    E da quest'opera è nata poi l'idea di organizzare dall'anno successivo il festival della street art che ha consentito a Civitacampomarano di avere una vetrina mondiale. L'annunciata demolizione sta innescando ora molte polemiche e proteste. Il sindaco Paolo Manuele, che ha acquistato la casa in questione nel 2019, lo scorso anno ha informato gli organizzatori del festival della sua intenzione di ristrutturare l'edificio.
    Proprio il primo cittadino ora, attaccato da più parti, si difende e respinge le accuse parlando di una "non notizia". "Un anno fa con gli organizzatori - afferma - ho detto che avrei valutato se fosse stato possibile conservare l'opera. Ora in base al progetto tecnico che si sta redigendo, emerge che ciò non è possibile. Sempre lo scorso anno - prosegue il sindaco - ho detto che ero anche disponibile a pagare la realizzazione di una nuova opera, o della stessa, ma non spetta a me decidere.
    Ciò a riprova che non c'è alcuna contrapposizione con l'associazione organizzatrice, ma anzi condivisione e volontà di fare le cose per la Comunità".
    Manuele infine ricorda che "come previsto nelle manifestazioni di interesse che sottoscrive chi mette a disposizione le pareti, gli interventi di messa in sicurezza e gli interventi straordinari sono contemplati per rimuovere le opere, che non hanno comunque alcun vincolo". "Credo di essere un privato cittadino - conclude - e di poter esercitare, nei limiti delle norme, gli analoghi diritti sulla sua proprietà al pari di ogni altro cittadino".
   

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