(ANSA) - BRUXELLES, 23 APR - Undici Stati membri frenano
l'entusiasmo della presidenza portoghese della Ue sul suo Social
Summit, previsto a Porto per il 7 maggio e pensato da Lisbona
come il momento in cui fare avanzare il pilastro sociale della
Ue, gettando le basi per obiettivi vincolanti in materia di
occupazione e protezione sociale. "Azioni mirate a livello
europeo possono complementare quelle nazionali ma, come
sottolineato dall'Agenda strategica del Consiglio e dal pilastro
Ue per i diritti sociali, ogni azione a livello europeo deve
rispettare pienamente la divisione di competenze tra Unione,
Stati Membri e partner sociali", scrivono in un documento
informale (o non-paper) pubblicato da Politico online, Austria,
Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia,
Lituania, Malta, Olanda e Svezia. Gli undici governi, che temono
ingerenze della Ue nei loro sistemi sociali, precisano quindi
che "ogni iniziativa Ue in queste aree dovrebbe essere in linea
con i principi di sussidiarietà e proporzionalità e ha bisogna
di attenta considerazione dei diversi punti di partenza
nazionali". (ANSA).
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