(ANSA) - ZAGABRIA, 6 LUG - In Croazia, i dati ufficiali
dopo lo spoglio dell'80% delle schede elettorali confermano il
largo successo dell'Unione democratica croata (Hdz,
conservatori) del premier uscente Andrej Plenkovic. Come ha
riferito nella tarda serata di domenica la commissione
elettorale, l'Hdz si aggiudica per ora 68 mandati parlamentari
(su di un totale di 151), nove in più rispetto alle legislative
di quattro anni fa. Al premier uscente mancherebbero solo altri
dieci seggi per conquistare la maggioranza, obbiettivo che,
stando agli analisti, gli sarà facile raggiungere. In Croazia si
prospettano dunque altri quattro anni di un governo stabile di
centrodestra, a direzione moderata ed europeista, che dovrebbe
godere anche dell'appoggio delle minoranze etniche. Dall'altra
parte, la larga coalizione di centrosinistra denominata Restart
e guidata dai socialdemocratici (Sdp) accusa una pesante
sconfitta, con appena 43 deputati, quattordici in meno rispetto
al 2016. Si tratta del peggior risultato per il centrosinistra
in più di vent'anni e molti esponenti del partito hanno già
chiesto le dimissioni del loro leader, Davor Bernardic. Al terzo
posto si conferma un raggruppamento di partiti nazionalisti e
sovranisti, guidato dal cantante Miroslav Skoro, che otterrebbe
15 deputati. Il partito Most (destra populista) porta al
parlamento otto parlamentari. Per la prima volta nella storia
del Paese i Verdi saranno rappresentati al Parlamento con sei
deputati, eletti a Zagabria e a Fiume (Rijeka). Il centro
liberale otterrebbe tre seggi. L'affluenza si aggira intorno al
46 per cento, la più bassa nella storia elettorale del Paese,
quasi il sette per cento in meno rispetto alle legislative del
2016. L'alto astensionismo è in parte da attribuire ai timori
per l'emergenza sanitaria dopo l'impennata del coronavirus, ma
anche alla diffusa delusione nella politica di una larga parte
dei cittadini. (ANSA).
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