Un dialogo (o tanto meno una 'trattativa') col governo sul coprifuoco la notte di Natale e l'eventualità di dover anticipare la tradizionale messa di Mezzanotte, tra le più attese dai fedeli, non si è ancora aperto. Ma la Conferenza episcopale italiana si dice pronta a "collaborare", per quanto in un clima di "ascolto reciproco".
"È desiderio della Conferenza Episcopale Italiana continuare la valida collaborazione, in ascolto reciproco, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e il Comitato tecnico-scientifico", ha dichiarato questa sera il direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado, rispondendo alle richieste di chiarimento dei giornalisti legate alle prossime celebrazioni del Natale. La Conferenza Episcopale Italiana, ha aggiunto, "avrà modo nei suoi organismi istituzionali di monitorare la situazione epidemiologica e confrontarsi sulle modalità di celebrare i riti natalizi in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme, come finora avvenuto". "Un segno prezioso di prossimità verso tutto il Popolo di Dio ricordato anche nel recente 'Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia', approvato dal Consiglio Episcopale Permanente", ha concluso Corrado.
Difficile pensare a un 'muro contro muro' sulla possibilità di anticipare di qualche ora la messa natalizia, come d'altronde già accade da anni in molte parrocchie e diocesi. Avviene così, peraltro, anche nell'evento più solenne di tutti, la messa della Notte di Natale celebrata dal Papa nella Basilica di San Pietro, che già Benedetto XVI aveva anticipato alle 22.00, e poi Francesco alle 21.30. E al di là della disponibilità alla "collaborazione" e soprattutto alla "piena osservanza delle norme, come finora avvenuto", manifestata dalla Cei - peraltro colpita ai propri vertici dal Covid-19 con la malattia del presidente Gualtiero Bassetti, fortunatamente in fase di guarigione e convalescenza - ci sono già vescovi che vedono il cambio d'orario della messa di Mezzanotte come un fatto assodato.
"Per la Chiesa salvare il Natale è diverso da quello che pensano tante persone per le quali le feste natalizie coincidono con la frenesia del consumismo. Rimane il rischio di celebrare una festa dimenticando il Festeggiato", afferma mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale. "Quest'anno bisognerà anticipare la Messa di mezzanotte come avviene in Vaticano a San Pietro, ma sarà possibile partecipare alle celebrazioni eucaristiche nel rispetto delle norme sanitarie", sottolinea il presule.
Intanto la Cei, sempre per l'emergenza Coronavirus, ha anche annullato la Marcia nazionale della Pace di fine anno, che vedrà solo eventi online di riflessione sull'annuale Messaggio del Papa.