(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 15 GIU - I vescovi degli Stati
Uniti rischiano di spaccarsi. Nonostante la lettera ricevuta
qualche settimana fa dalla Congregazione per la Dottrina della
Fede, nella quale sostanzialmente il Vaticano li metteva in
guardia dal negare la Comunione ai politici favorevoli al
diritto di aborto, la Conferenza episcopale tira dritto e si
appresta ad affrontare, e forse anche votare, la questione nella
riunione di questa settimana. Al centro della questione c'è Joe
Biden, il secondo presidente cattolico (praticante) degli Stati
Uniti d'America.
A rilanciare il tema che scuote la Chiesa americana è il 'New
York Times'. La fronda contro il Presidente 'pro-choice' è
guidata da alcuni vescovi conservatori e tra loro c'è
l'arcivescovo José Gomez di Los Angeles, presidente della
conferenza episcopale Usa. Il cardinale Luis Ladaria, prefetto
della Congregazione per la Dottrina della fede, nella lettera
che aveva scritto ai vescovi americani, aveva rilevato che un
voto su tale questione potrebbe "diventare una fonte di
discordia piuttosto che unire l'episcopato e allargare la Chiesa
negli Stati Uniti".
Una parte dei vescovi americani vorrebbe evitare questa
discussione e 67 di loro, circa un terzo, ha scritto
all'arcivescovo-presidente Gomez per chiedere di rimuovere
dall'agenda della Conferenza questo punto. Tra loro spicca la
firma di Wilton Gregory, arcivescovo di Washington, al quale
dunque spetterebbe la decisione ultima se far negare la
comunione a Biden nelle chiese della sua diocesi. "Ma ha già
fatto ampiamente sapere che non lo farà", commenta il New York
Times. (ANSA).