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Ecco perché le redazioni dovrebbero prestare attenzione all'intelligenza artificiale

Ecco perché le redazioni dovrebbero prestare attenzione all'intelligenza artificiale

07 maggio 2020, 22:28

Redazione ANSA

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Ecco perché le redazioni dovrebbero prestare attenzione all 'intelligenza artificiale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ecco perché le redazioni dovrebbero prestare attenzione all 'intelligenza artificiale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ecco perché le redazioni dovrebbero prestare attenzione all 'intelligenza artificiale - RIPRODUZIONE RISERVATA

di Charlie Beckett*

L'intelligenza artificiale sta contribuendo a trasformare molti settori e il giornalismo non fa eccezione. Le redazioni stanno già utilizzando l'IA come strumento per organizzare e trovare video e immagini, trascrivere interviste in più lingue e molto altro ancora, ma nel complesso si sta ancora cercando di capire quale sarà il reale impatto l'IA sul giornalismo.

È dunque per incoraggiare l'esplorazione di questo argomento che nel novembre 2019 abbiamo pubblicato un rapporto che evidenzia come l'IA offra nuovi poteri ai giornalisti lungo tutto il processo giornalistico, dalla raccolta delle notizie alla loro distribuzione. Uno studio che sottolinea anche come le testate giornalistiche che vogliano esplorare questo potenziale devono essere pronte a considerare e monitorare attentamente le implicazioni etiche ed editoriali di queste nuove tecnologie.

Questa ricerca (che potete leggere nell'allegato pdf in fondo all'articolo) è il risultato di JournalismAI, una collaborazione durata un anno tra Polis, il think tank internazionale di giornalismo della London School of Economics and Political Science, e la Google News Initiative, per formare le redazioni sulle potenzialità offerte dalle tecnologie basate sull'IA attraverso la ricerca, la formazione e il networking.

Le redazioni di tutto il mondo stanno sperimentando l'IA, e le risposte al sondaggio JournalismAI sono arrivate da 71 testate giornalistiche di 32 paesi. Editori, redattori e reporter hanno condiviso le loro riflessioni dettagliate sul potenziale dell'intelligenza artificiale per l'industria dell'informazione, su come essa stia influenzando le loro realtà e sui rischi e le sfide che questa nuova ondata di innovazione tecnologica comporta.

I risultati dimostrano chiaramente che il mondo giornalistico dovrebbe prestare attenzione all'intelligenza artificiale, in quanto essa ha il potenziale per influenzare in maniera ampia e profonda il modo stesso in cui il giornalismo viene fatto e fruito.

Da un lato, le tecnologie basate su IA promettono di liberare tempo ai giornalisti per consentirgli di lavorare sugli aspetti più creativi della produzione di notizie, lasciando alle macchine compiti noiosi e ripetitivi. In un momento in cui l'industria dell'informazione si batte per la sostenibilità economica e per la fiducia del pubblico, è facile capire perché questa promessa sia molto allettante.

Dall’altro lato, attraverso la personalizzazione e le raccomandazioni intelligenti, l’intelligenza artificiale può aiutare il pubblico a far fronte al sovraccarico di notizie, rendendo più semplice e comoda la fruizione di contenuti credibili, rilevanti, utili e stimolanti.

Le redazioni si differenziano tra loro per strategie e implementazioni di tecnologia basate su IA, per le sfide che hanno vissuto e per come sta cambiando il loro modo di lavorare e l’approccio all’organizzazione aziendale.

Nel complesso, gli intervistati sono ottimisti sull'impatto positivo che l'IA può portare, a patto che i giornalisti mantengano i loro valori etici ed editoriali e si sappiano adattare alle nuove sfide, come la questione dei “bias” degli algoritmi (ovvero dei “pregiudizi” che possono derivare da una base dati di scarsa qualità n.d.t.) e l'aumento dei cosiddetti "deepfake", in cui l'IA viene utilizzata per creare immagini o video falsi e quindi spacciarli per veri.

Il rapporto mette anche in guardia contro il rischio di percepire l'IA semplicemente come un modo per tagliare i costi, invece che come qualcosa da usare a beneficio delle persone che producono il giornalismo che fruiamo. Ci sono poi anche notevoli preoccupazioni riguardo a un crescente divario tra le grandi realtà, che hanno le risorse per sfruttare il potenziale offerto dall'IA, e quelle più piccole, che rischiano di rimanere indietro.

Con l'intelligenza artificiale, l'industria dell'informazione ha l'opportunità di reinventarsi per stare al passo con le rinnovate esigenze di informazione e i nuovi comportamenti delle persone in un’era dove tutto è data-driven. Tuttavia, con questi nuovi poteri arrivano nuove responsabilità, come ad esempio mantenere la qualità, aumentare la diversità editoriale e promuovere la trasparenza dei sistemi che vengono a crearsi.

Consultando il Journalism AI report, avrete accesso allo studio completo su come il mondo dei media vede l'intelligenza artificiale e su cosa riserva il futuro all'industria giornalistica.

*Direttore di Polis, London School of Economics and Political Science

 

 

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