Nuova condanna in tribunale a
Torino per Dana Lauriola, portavoce del movimento No Tav e
attivista del centro sociale Askatasuna, in carcere da alcune
settimane per scontare una condanna a due anni dopo il rifiuto
da parte del tribunale di sorveglianza di concederle misure
alternative alla detenzione. Anche in questo caso l'episodio
contestato è legato alla sua attività di speaker nel corso di
una manifestazione No Tav. Secondo notizie raccolte a Palazzo di
giustizia la giudice Maria Cristina Tognoni ha quantificato la
pena in alcuni giorni di reclusione da aggiungere (in base
all'istituto giuridico della "continuazione") alla sentenza
precedente. Gli avvocati di Lauriola non hanno voluto commentare
né fornire informazioni.
Nel 2013, durante una manifestazione davanti ai cancelli del
Palagiustizia, si verificò un parapiglia fra No Tav e forze
dell'ordine: Lauriola, impegnata ad esporre al megafono le
ragioni della presenza degli attivisti, criticò il comportamento
degli agenti e fu denunciata per oltraggio.
Per effetto della sentenza precedente - che si riferiva a un
episodio del 2012 - e della decisione di negarle misure
alternative, Lauriola è stata arrestata il 17 settembre.
Attestati di solidarietà e di protesta contro il provvedimento
sono giunti dal movimento No Tav e, fra gli altri, da Amnesty
International.
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