Vent'anni e 593 Presìdi nel mondo,
324 in Italia, con 2.500 produttori coinvolti, 5.327 prodotti
sull'Arca del Gusto, mille in Italia. Slow Food celebra il
ventennale dei Presìdi emblema dell'impegno a tutela della
biodiversità. Un mondo di eccellenza che apre le sue porte con
oltre un centinaio di appuntamenti in tutta Italia, con
altrettante aziende che domenica 18 ottobre accolgono i
visitatori nell'ambito degli eventi di Terra Madre Salone del
Gusto.
In 20 anni in Italia sono quintuplicati i produttori entrati
a far parte dei Presìdi Slow Food, passati a loro volta da 90 a
oltre 300. Accanto a questo il lavoro di tutela dell'Arca del
Gusto, che quest'anno ha raggiunto in Italia il millesimo
prodotto, il peperoncino tri pizzi calabrese. Un anniversario
che guarda al futuro attraverso i giovani produttori, alcuni dei
quali protagonisti a Torino dell'incontro '20 anni in nome della
biodiversità'. Fra loro Lorenzo Agatiello, del Presidio del
cardo gobbo di Nizza Monferrato, e i fratelli Lucia e Nicola
Ceccarelli, del Presidio del vino santo affumicato dell'Alta
Valle Tevere.
Per loro essere Presidio Slow Food è "un onore e ti permette
di proteggere il tuo prodotto e il tuo lavoro. Ripaga la grande
fatica che si fa. E' una tutela del prodotto ma anche del
produttore da altri prodotti che sembrano simili ma non hanno
niente a che vedere anche per il lavoro che c'è dietro". Insieme
a loro Manuel Gambon del Presidio della pitina friulana. "Se non
si ha passione e una certa follia questi prodotti non si fanno.
Non è industria, è passione del prodotto" dice sottolineando che
rispettare il disciplinare per diventare Presidio "complica la
vita a chi vuol fare il furbo, se già fai un prodotto
sostenibile il disciplinare non è restrittivo".
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