Le incognite legate al Covid sono
ancora tante, ma il mercato torinese della casa sembra in
ripresa: il 52% degli operatori immobiliari ritiene che
l'andamento sarà migliore del 2020, con prezzi in leggera
risalita. Senza più blocchi e restrizioni, il sentiment è di un
ritorno ai livelli pre-Covid. Lo dice la Fiaip (Federazione
italiana agenti immobiliari professionali) che ha presentato i
dati dell'Osservatorio 2020.
"Il numero di domande di mutui nei primi quattro mesi del
2021 è aumentata, quindi le compravendite sono in crescita. Per
gli alloggi medio-piccoli molto dipenderà dal ritorno degli
studenti universitari. Il segnale positivo sono le agevolazioni
di acquisto previste per gli under 36", spiega il presidente
Aurelio Amerio. "In città si cercano metrature più grandi. Fuori
Torino spazi verdi, ampi terrazzi e un'ottima connessione
internet, elemento considerato imprescindibile", sottolinea Luca
Portinaro, delegato all'Osservatorio Fiaip, che segnala il
grande stock di bilocali, prima affittati a studenti e i
trasfertisti, messi in vendita, con un'offerta raddoppiata e un
calo dei prezzi per ora del 5%"
Il mercato immobiliare nel 2020 - secondo i dati
dell'Osservatorio - a Torino è andato meglio del previsto per le
compravendite, con una tenuta maggiore fuori porta e in
provincia. In tutto 28.030 nel ramo residenziale: 11.870 nel
capoluogo e 16.160 nella provincia, con un decremento medio
dell'8,6%, rispetto al 2019. Il calo a Torino è stato del 13%,
inferiore alle stime di una discesa tra il 20 e il 25%., mentre
per la provincia è del 5%. Le quotazioni medie al metro quadro
sono in calo dello 0,2% a Torino a fronte di una flessione dello
0,8% nel resto del territorio. Il nuovo salotto della città
comprende piazza Solferino, hanno recuperato valore anche Borgo
Po, San Donato e Cenisia, mentre in periferia registra un balzo
Falchera-Villaretto dove le case sono più grandi e in mezzo al
verde.
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