Gli artisti emergenti, i più
penalizzati dall'epidemia, tornano a conquistare il loro spazio.
Nei loro scatti c'è il disagio dei duri mesi del lockdown, ma
anche nuove visioni e una gran voglia di rinascita. Tra ipotesi
futuribili e possibilità inesplorate. Riparte così Paratissima
che propone fino al 25 luglio, nell'Artiglieria Con/temporary
Art Center, più mostre di Art Station 2020: "Rebirthing" e
"Ph.ocus - about photography" dedicati all'arte emergente e alla
fotografia, Ics Independent Curated Spaces e Special Projects.
Parallelamente, negli spazi del Galoppatoio e delle
Scuderie, prosegue la mostra di Peter Lindbergh Untold Stories:
giovani artisti e grandi maestri in dialogo. "Abbiamo dovuto
fermarci. Oggi Paratissima riprende il suo cammino. Vogliamo
tenere alta l'attenzione sul mondo della cultura, non molto
sostenuto a livello nazionale. Vogliamo fare il nostro lavoro a
prescindere da qualsiasi difficoltà", spera la presidente Laura
Milani. "Paratissima è una festa, da vivere perdendosi negli
spazi. E' un invito a tornare a vivere, a mescolarsi attraverso
l'arte", sottolinea la direttrice artistica Olga Gambari.
Tra i progetti spicca "Quarantined" curato da Dario Donato,
Federico Graziani di "Rassegnagram", Teodora Malavenda, Chiara
Oggioni Tiepolo e Laura Tota che presentare i lavori di otto
fotografi che durante la quarantena hanno scelto di indagare la
dimensione più intima dello scollamento sociale.
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