Una passeggiata notturna e
osservazione del cielo, un'escursione guidata nei luoghi del
Randiere, con la figlia dell'ultimo custode del Santuario, Dante
a tempo di rap: rinasce, con un lungo weekend di festa (31
luglio-1 agosto), la Casa del Randiere nel Santuario più alto
d'Europa, rinata grazie all'importante progetto di
riqualificazione e ri-funzionalizzazione "Sant'Anna: un
santuario, mille percorsi", avviato nel 2019 e realizzato grazie
al sostegno della Fondazione Crt, nell'ambito del progetto
"Santuari e Comunità - Storie che si incontrano", e al
contributo di Fondazione Crc e de La Guida e a donazioni
private.
La Casa del Randiere, custode che "vegliava" sul Santuario
più alto d'Europa posto a 2.035 metri, è stata trasformata al
suo interno per ospitare nuove funzioni di incontro, accoglienza
e racconto. Ospiterà una sala polifunzionale adatta ad ospitare
eventi, presentazioni, proiezioni, conferenze, attività per
gruppi, iniziative ideate da under30 e rivolte a giovani, al
piano superiore, e uno spazio di memoria e racconto, attraverso
un allestimento permanente, al piano inferiore. Il progetto
'Sant'Anna.
"Restituiamo alla comunità, recuperato e completamente
trasformato, un importante 'tassello' del Santuario di Sant'Anna
di Vinadio: la Casa del Randiere, luogo di operosità,
accoglienza, condivisione, eredità del passato che 'parla' alle
nuove generazioni. Il progetto di riqualificazione e rinascita è
stato sostenuto da Fondazione Crt nell'ambito del grande
progetto 'Santuari e Comunità' che, insieme alle Diocesi e alle
realtà del territorio, contribuisce a valorizzare il ruolo dei
Santuari come luoghi di incontro, scambio, inclusione culturale
e sociale per le comunità del terzo millennio" spiega il
presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia.
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