Dopo un anno di restrizioni
causate dal Covid-19, l'ottenimento del Green Pass Vaccinale
appare come una delle prime conquiste verso la normalità. Per
"festeggiare" tale traguardo, numerosi utenti hanno condiviso e
pubblicato il Qr Code del proprio pass vaccinale sulle pagine
social, inconsapevoli dei dati sensibili contenuti al suo
interno e dei possibili rischi di eventuali azioni fraudolente
da parte di terzi. A fare chiarezza su quali informazioni
possono essere reperite da un malintenzionato che entra in
possesso del Qr Code del Pass Vaccinale e su quali sono le
conseguenze è ToothPic, startup innovativa made in Torino al
servizio della cyber sicurezza.
Spin-off del Politecnico di Torino fondata da Enrico Magli,
Diego Valsesia, Giulio Coluccia e Tiziano Bianchi, ToothPic ha
inventato, progettato, sviluppato e brevettato una tecnologia
Mfa (Multifactor Authentication) unica al mondo che permette
allo smartphone di diventare una chiave di accesso sicura per
l'autenticazione online, sfruttando la firma nascosta e
involontaria che lascia ciascuna fotocamera.
"Il QR code del Green Pass contiene una serie di informazioni
quali nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, numero di
vaccinazioni ed eventuali tamponi a cui vi siete sottoposti",
spiegano i fondatori di ToothPic. "Banalmente, ognuno di noi può
verificare i dati contenuti all'interno scaricando
l'applicazione VerificaC19 messa a disposizione dal Ministero
della Salute e dal Ministero per l'Innovazione Tecnologica.
Occorre anche fare molta attenzione a leggere QR code pubblicati
da altri, non necessariamente legati a un Green Pass. I QR code,
infatti, possono portarci a cliccare su link che puntano a
contenuti potenzialmente malevoli".
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