Il Progetto Moi diventa un modello
per il futuro. E' stato presentato oggi in Prefettura, a Torino,
il protocollo di Intesa 'Come il Moi, oltre il Moi: dalle
esperienze nella città di Torino ad un modello di azione
interistituzionale per l'accompagnamento all'autonomia e per la
prevenzione di situazioni di disagio, finalizzate ad una
maggiore coesione sociale", sottoscritto da Comune, Città
Metropolitana, Diocesi, Regione Piemonte e Fondazione Compagnia
di San Paolo.
Il protocollo ha l'obiettivo, per situazioni analoghe, di
percorrere, partendo dalla collaborazione messa in campo tra
istituzioni, il percorso già tracciato dall'intervento sull'ex
Villaggio Olimpico di via Giordano Bruno, le cui palazzine sono
rimaste per anni occupate da centinaia immigrati che, dopo lo
sgombero dolce, sono stati inseriti nei progetti di inclusione.
Su 800 persone, infatti, oltre 170 hanno oggi una casa e 300
un lavoro. Inoltre, 155 persone sono state accolte nel progetto
supportato dal primo Protocollo 'Moi-Migranti Opportunità di
Inclusione' e altre 130 in progetti del Comune, Fondazione
Compagnia di San Paolo e Diocesi. Già partita la
riqualificazione delle Palazzine, dove sorgerà un complesso di
residenze con oltre 400 posti letto per studenti, giovani
lavoratori e saranno dedicati alla residenzialità temporanea.
Alla presentazione del nuovo protocollo ha partecipato il Capo
Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del
Ministero dell'Interno, prefetto Michele di Bari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA