Per celebrare la giornata
nazionale dell'Aido, il Piemonte, la regione che effettua più
trapianti in Italia insieme a Toscana e Veneto, circa 400
all'anno tra Città della Salute e Novara, sottolinea come in
Italia ci siano in lista d'attesa 8.400 pazienti tra cui 220
bambini e come ancora oggi sia possibile effettuare il trapianto
di organi solo da una persona su potenziali 3 donatori per via
di impedimenti di varia natura, per lo più familiari e
burocratici.
"Il nostro è un lavoro d'equipe possibile solo dove il
sistema sanitario è ben funzionante - ha detto Antonio Amoroso,
direttore del Centro Regionale Trapianti in un incontro oggi in
Regione Piemonte - un lavoro che non si è mai fermato neppure in
questo periodo pandemico, ma che necessita ancora di un
ulteriore incremento di consapevolezza collettiva. Perché
salvare vite è un imperativo, un diritto, un dovere,
un'opportunità".
In occasione del giornata nazionale dell'Aido, il 25 e 26
settembre verrà illuminata la Mole Antonelliana con i colori e
il logo dell'Associazione piemontese che si avvicina ai suoi 50
anni di vita. L'assessore al Bilancio della Regione, Andrea
Tronzano, il Piemonte "è da sempre a fianco dell'Aido per
valorizzarne e facilitarne l'operato", mentre il presidente
della sezione piemontese Valter Mione ha posto l'accento "sullo
straordinario lavoro svolto dai volontari, appositamente formati
per svolgere questo delicatissimo lavoro, dagli infermieri agli
autisti e trasportatori".
Nel 2021, alla Città della Salute di Torino sono stati
effettuati 126 trapianti di rene adulto e 5 pediatrico; 107 di
fegato, 12 di cuore adulto e pediatrico, 10 di polmoni, 4 di
pancreas. All'ospedale Carità di Novara 31 di rene di cui 10 da
vivente.
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