Si apre oggi a Torino la 17a
edizione di Paratissima, fra gli appuntamenti autunnali della
città con l'arte contemporanea quello più giovane e scanzonato,
in quanto dedicato all'arte emergente. Per la prima volta non
avrà un tema, perché gli organizzatori hanno ritenuto che dopo
due anni di pandemia gli argomenti sarebbero emersi in modo
spontaneo. Si spazia così dalla riproduzione dei murales
cancellati dai talebani nell'installazione del collettivo
afghano ArtLords che ricopre le pareti dell'ex Galoppatoio
militare dei Savoia, fino al film documentario 'Slow News',
proiettato in una saletta poco lontano, per offrire uno sguardo
internazionale sul "bisogno di tornare a un'etica
dell'informazione e a un rallentamento del giornalismo, per
superare l'attuale fase della post-verità".
La manifestazione, visitabile fino al 12 dicembre, include
sette 'Special Projects' di natura "molto politica e sociale", i
cui lavori sono introdotti dalla frase di George Orwell: 'la
posizione secondo cui l'arte non dovrebbe avere niente a che
fare con la politica è già una posizione politica'. Ed è divisa
in due sezioni: 'Exhibit and Fair' e 'NICE & Fair'.
La prima raccoglie i progetti individuali e collettivi più
collaudati e rappresenta il corpo principale di Paratissima,
mentre la seconda è l'esposizione dedicata alle nuove proposte
sia sul fronte degli artisti sia su quello dei curatori. In
questa sezione vengono presentate 6 mostre collettive curate da
17 curatrici giovanissime, agli esordi come i loro giovani
artisti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA