Conto alla rovescia, a Cuneo, per
il raduno nazionale dei bersaglieri, che dal 16 al 22 maggio
porterà in città oltre centomila persone. A segnare
l'avvicinamento la consegna al vicesindaco Patrizia Manassero,
oggi in Sala San Giovanni, della 'stecca', simbolo ufficiale dei
raduni nazionali, in occasione del convegno su "diritto
internazionale dei conflitti e riflessioni sulla Prima Guerra
Mondiale nel centenario del Milite Ignoto", tappa di
avvicinamento all'appuntamento di maggio.
Assente per motivi istituzionali i sindaco, Federico Borgna,
sono stati il presidente dell'Associazione nazionale bersaglieri
Ottavio Renzi e il presidente del Comitato organizzatore Guido
Galavotti a consegnare la stessa al vicesindaco Manassero, che
ha ricordato il forte legame della città con i fanti piumati.
"Prima di essere stata città di alpini e di fanteria - ha detto
- per venti anni, dal 1851 al 1870, Cuneo ha ospitato nel centro
storico la prima caserma d'Italia dei bersaglieri".
Il convegno di stamane, introdotto dai saluti video del
sottosegretario alla
Difesa Giorgio Mulè e dal presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio, fa parte degli eventi di avvicinamento
all'appuntamento nazionale di maggio. Il raduno di Cuneo è stato
rinviato di un anno causa pandemia. "Cuneo sarà un momento di
rinascita e di condivisione con tutta la cittadinanza, per
metterci davvero alle spalle l'emergenza sanitaria", ha detto il
presidente Renzi.
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