Tre sedi - Arca, Palazzo
Arcivescovile, ex chiesa di San Vittore -, 120 opere, alcune di
dimensioni rilevanti, per celebrare, a 120 anni dalla nascita,
Francesco Messina. A promuovere una retrospettiva su uno tra i
maggiori scultori dell'ultimo secolo sono il Comune e
l'Arcidiocesi di Vercelli con la collaborazione della Fondazione
Messina e di Nicola Loi Studio Copernico, Milano. Le tre sedi,
dal 19 dicembre al 27 febbraio, accolgono grandi marmi, molti
bronzi e ritratti di amici e colleghi di Messina: tra i tanti,
quelli di Lucio Fontana, Salvatore Quasimodo, Riccardo
Bacchelli, mentre tra le figure femminili, in particolare
danzatrici, il ritratto di Carla Fracci, Luciana Savignano e
Aida Accolla. Non mancano opere dipinte di grande fascino.
Tra le opere presenti in Arca, scrigno creato nella ex
chiesa di San Marco, una sezione è dedicata ai cavalli, che
evocano l'immagine del grande cavallo morente modellato nel 1966
per il Palazzo della Rai di Roma.
La mostra è stata presentata oggi in Comune a Vercelli alla
presenza dei curatori Marta Concina, Daniele De Luca e Sandro
Parmiggiani. Collaborano all'evento Arcidiocesi, Fondazione
Cassa di Risparmio, Atl, i musei Tesoro del Duomo, Borgogna e
Leone. Patrocinano l'evento la Provincia di Vercelli e Regione
Piemonte.
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