Al via a marzo, e per 4 anni, i
lavori del nuovo collettore mediano di Smat, la 'idropolitana'
di Torino che servirà anche altri 20 comuni a sud della città.
Il progetto da 140 milioni della galleria di 14 chilometri che
attraverserà la città e consentirà la raccolta delle acque usate
e delle acque meteoriche per restituirle più pulite
all'ambiente, è stato illustrato questo pomeriggio nella
Commissione Ambiente del Comune, da Paolo Romano e Marco Acri,
presidente e direttore generale della società multiservizi.
Il collettore correrà in parallelo a quello realizzato oltre 40
anni fa, dalla zona allo stabilimento di depurazione di
Castiglione Torinese, e permetterà di aumentare la capacità
idraulica, cosa utile anche alla luce dei cambiamenti climatici,
e consentirà la manutenzione della struttura esistente.
L'intera opera, che prevede interventi di bonifiche relative
alla presenza di ordigni bellici della seconda guerra mondiale,
avrà anche un impatto sul verde, con l'abbattimento di 365
alberi, a fronte del quale ne verrà però piantato il doppio.
Durante i lavori gli edifici lungo il tracciato saranno
monitorati con appositi sensori per verificarne eventuali
movimenti dovuti agli scavi.
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