Bar e ristoranti durante la
settimana sono vuoti tra smart working, super green pass,
contagi e quarantene e assenza di turisti, con cali di consumi
che rasentano il 50%. Lo dice l'Epat Torino che parla di paura
della 'pandemia economica'.
"La Fipe nazionale ha chiesto al Governo di rinnovare la
cassa covid, agevolare e prorogare dove necessario l'utilizzo
gratuito del suolo pubblico con i dehors e prorogare i
finanziamenti bancari" spiega Alessandro Mautino, presidente
Epat Torino. "Stiamo attraversando un periodo di convivenza con
il virus, che incomincia a far paura per la sopravvivenza delle
nostre aziende. A parte quelle chiuse o per limiti di legge o
perché non ce la fanno più, i consumi sono crollati. La tensione
sui prezzi delle consumazioni, che fa gridare allo scandalo su
quello simbolo della tazzina del caffè, è il segno che gli
operatori aperti, che ben sanno le conseguenze di aumenti di
prezzi in un'economia depressa, non ce la fanno ad assorbire la
lievitazione dei costi. Occorrono pertanto interventi
strutturali che mirino alla sopravvivenza di un settore con
un'ottica di almeno due anni".
"Gli esercenti che sono stati costretti nel periodo di
pandemia a far fronte nei modi più diversi a strumenti per
integrare la liquidità mancante sono il 70% dell'intero settore.
Di questi un 15 % ha operato sui contratti di locazione, il 20
% ha trattato con i fornitori modificando le condizioni, il 25%
ha finanziato con proprie risorse mobili o immobili ed il 40 %
ha fatto ricorso a banche o utilizzando scoperti o accendendo
finanziamenti pandemici. Oggi devono fare i conti con oltre il
50% d'aumento dell'energia e l'inflazione del 3,9% nel 2021,
ritornando all'ultimo dato similare che era del 1996 con il 4%"
aggiunge Claudio Ferraro direttore Epat.
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