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Covid: bar e ristoranti, cali consumi quasi al 50%

Covid: bar e ristoranti, cali consumi quasi al 50%

'Paura della pandemia economica, scandalo non è tazzina caffè'

TORINO, 20 gennaio 2022, 12:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Bar e ristoranti durante la settimana sono vuoti tra smart working, super green pass, contagi e quarantene e assenza di turisti, con cali di consumi che rasentano il 50%. Lo dice l'Epat Torino che parla di paura della 'pandemia economica'.
    "La Fipe nazionale ha chiesto al Governo di rinnovare la cassa covid, agevolare e prorogare dove necessario l'utilizzo gratuito del suolo pubblico con i dehors e prorogare i finanziamenti bancari" spiega Alessandro Mautino, presidente Epat Torino. "Stiamo attraversando un periodo di convivenza con il virus, che incomincia a far paura per la sopravvivenza delle nostre aziende. A parte quelle chiuse o per limiti di legge o perché non ce la fanno più, i consumi sono crollati. La tensione sui prezzi delle consumazioni, che fa gridare allo scandalo su quello simbolo della tazzina del caffè, è il segno che gli operatori aperti, che ben sanno le conseguenze di aumenti di prezzi in un'economia depressa, non ce la fanno ad assorbire la lievitazione dei costi. Occorrono pertanto interventi strutturali che mirino alla sopravvivenza di un settore con un'ottica di almeno due anni".
    "Gli esercenti che sono stati costretti nel periodo di pandemia a far fronte nei modi più diversi a strumenti per integrare la liquidità mancante sono il 70% dell'intero settore.
    Di questi un 15 % ha operato sui contratti di locazione, il 20 % ha trattato con i fornitori modificando le condizioni, il 25% ha finanziato con proprie risorse mobili o immobili ed il 40 % ha fatto ricorso a banche o utilizzando scoperti o accendendo finanziamenti pandemici. Oggi devono fare i conti con oltre il 50% d'aumento dell'energia e l'inflazione del 3,9% nel 2021, ritornando all'ultimo dato similare che era del 1996 con il 4%" aggiunge Claudio Ferraro direttore Epat.
   

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