L'Università di Torino ha un nuovo
logo. Lo hanno presentato il rettore Stefano Geuna, la
prorettrice Giulia Carluccio e il direttore generale Andrea
Silvestri, alla comunità accademica in occasione
dell'inaugurazione della mostra "Un toro che poggia su tre
libri, un'aquila coronata in atto di fissare il sole" nel
Palazzo del Rettorato. La mostra ripercorre le fasi più
significative della storia dell'identità visiva dell'Ateneo, a
partire dalla riscoperta novecentesca del sigillo del 1615 da
cui trae origine il logo di UniTo, le prime realizzazioni e le
successive evoluzioni, fino all'ultimo attuale ridisegno, volto
a favorire una migliore riconoscibilità allineandolo a estetiche
più adeguate alle esigenze di comunicazione attuali.
Il restyling del logo è partito dallo studio del sigillo
originale, mettendo al centro i simboli in esso presenti e i
loro significati. La pubblicazione recente di un articolo a cura
di ricercatrici e archiviste di UniTo ne ha aggiornato
l'interpretazione, a partire dal ritrovamento di un cimelio di
cui l'Ateneo è venuto in possesso. La progettazione si è
concentrata sui simboli - i tre libri, il toro, l'aquila
coronata e il sole - e sulla loro organizzazione spaziale. "Il
nuovo logo nasce dal desiderio di ricondurre l'immagine di UniTo
a un'estetica più attuale e più contemporanea. La storia del
nostro Ateneo compie quindi un passo importante verso il futuro.
Si riaffaccia al mondo attraverso una rappresentazione di sé
autorevole e dinamica" spiega Geuna.
Il nuovo logo di Ateneo è stato realizzato da Nadia
Borgetti, nell'ambito di un percorso di revisione guidato dal
rispetto filologico e interpretativo dei simboli presenti nel
sigillo originario.
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