Tredici prodotti del Presidio Slow
Food della cucina saudita entrano nell'Arca del Gusto, catalogo
internazionale di cibi in via di estinzione approvato da Slow
Food. Lo ha reso noto la Commissione per le Arti Culinarie
dell'Arabia Saudita, presente con un padiglione a Terra Madre
Salone del Gusto.
Tra i prodotti scelti da Slow Food ci sono il riso Hassawi,
considerato uno dei tipi di riso più costosi e originario della
provincia orientale dell'Arabia Saudita; i semi di Al-Samh,
originari della provincia di Al-Jouf; i tartufi bianchi del
deserto della regione settentrionale chiamati Al-Kamaa; e i
chicchi di caffè Saudi Khawlani della regione di Jazan, tra i
più pregiati al mondo.
Mayada Badr, ceo della Commissione per le Arti Culinarie, ha
spiegato che la Commissione Arti Culinarie sta mettendo a punto
"una strategia nazionale che promuove a cucina saudita su scala
nazionale e internazionale. Per raggiungere questo obiettivo,
sono previsti corsi per formare chef sauditi con la definizione
di criteri di accreditamento per gli istituti culinari e
l'espansione dell'offerta educativa". Badr ha anche detto che
"la cucina italiana gode di enorme popolarità in Arabia Saudita,
questo perché il popolo saudita ha un palato di alto gusto e
apprezza la buona qualità". I cibi italiani più apprezzati?
Pasta e pizza naturalmente..
Badr ha anche annunciato che la regione di Aseer, in Arabia
Saudita, è stata riconosciuta "Regione Mondiale della
Gastronomia 2024" dall'Istituto Internazionale di Gastronomia,
Cultura, Arti e Turismo.
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