Approvato a maggioranza, dopo tre
anni di discussione, dal Consiglio regionale del Piemonte il ddl
"Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità
e norme per la prevenzione degli allontanamenti".
"I sogni danno forma alla realtà" le parole di una canzone di
Ligabue citate dall'assessora al Welfare, Chiara Caucino, che
propose la legge e che per la votazione ha visto accanto a lei
in Aula gran parte della Giunta e il presidente, Alberto Cirio.
"Mai più bambini che urlano e piangono - ha affermato nel suo
intervento conclusivo Caucino, prima del voto -, perché spesso
con l'inganno vengono portati via da scuola, dai loro genitori,
mai più nei decreti di allontanamento il bambino è arrivato a
scuola con un livido, a casa non c'è la televisione, vive a
contatto con troppi animali e vive in una cascina, mai più in
posti con lucchetti alle porte e sbarre alle finestre, ragazzini
che non possono mandare una mail alla propria mamma. è un
sistema da riformare". Indegno sentire queste parole - ha
ribattuto Monica Canalis (Pd) -. Presidente Cirio fermi questo
scontro con la Procura a distanza. Se ci sono denunce di
carattere giudiziario da fare, si facciano in Procura. Non si
comporti come una persona che passa di qui per caso. Anche nel
nostro Piemonte ci sono stati bambini maltrattati e uccisi, in
famiglia. La famiglia non è un mondo privato e da idealizzare".
Sospesi i lavori, per riprendere nel pomeriggio, il
presidente del Consiglio, Stefano Allasia, aveva annunciato in
precedenza un incontro con i manifestanti che dalla pima mattina
sono stati davanti al Palazzo, chiedendo decisioni della Regione
contro la crisi climatica.
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