Sono stati illustrati in un
dibattito pubblico i dettagli tecnici del progetto di
riqualificazione e rilancio delle borgate di Laval e Joussaud di
Pragelato, da decenni abbandonate a se stesse. Il progetto è un
investimento privato dove il Comune, con molti altri enti e
soggetti coinvolti nel processo autorizzativo, ha solo il
compito di far rispettare rigorosamente tutte le normative
legislative, paesaggistiche ed ambientali, necessarie per far
decollare il tutto.
"Si tratta di un progetto riconosciuto e fatto proprio dalla
stessa Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, perchè si
tratta di un investimento pari solo a quello del Club Med per
volume finanziario. E, nel pieno rispetto dell'identità
storica, culturale, paesaggistica ed architettonica di quelle
borgate, può avere massicce ed incoraggianti ricadute per il
territorio - spiegano il sindaco e il vicesindaco di Pragelato,
Giorgio Merlo e Mauro Maurino -. Non solo per la significativa
attrattività turistica ma anche, e soprattutto, per nuovi e
futuri occupati - si prevedono circa 40 posti di lavoro stabili
- e per la costruzione dell'intero villaggio. Si calcola, al
riguardo, oltre 110 dipendenti per circa 8/10 anni".
"Nel pieno e rigoroso rispetto di tutte le normative
ambientali, questo progetto può rappresentare un autentico
volano di sviluppo per l'intero comparto della Via Lattea -
conclude Merlo e Maurino -. Sarebbe devastante se, di fronte ad
un investimento del genere di un progetto con potenziali e
positive ricadute per un intero territorio, dovesse saltare il
tutto per ragioni riconducibili esclusivamente a motivazioni
ideologiche o fondamentaliste. Ognuno, comunque sia, alla fine
del processo autorizzativo si assumerà le proprie
responsabilità di fronte ai pragelatesi e a quella fetta di
opinione pubblica che ama la montagna e le nostre valli".
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