(ANSA) - TORINO, 24 NOV - Il 35% delle imprese piemontesi che
in passato avevano delocalizzato parte delle delle attività,
principalmente in Cina o altri Paesi asiatici e nell'Europa
dell'est, ha deciso nel terzo trimestre 2020 i di riportare del
tutto o in parte la produzione in Italia o prevede di farlo nel
breve periodo. La principale motivazione è la difficoltà di
coordinamento, seguita dalla scarsità della manodopera estera e
dal valore aggiunto del Made in Italy. Risulta dall'indagine
congiunturale sulla manifattura piemontese di Unioncamere.
(ANSA).