(ANSA) - BOLOGNA, 20 GEN - L'export dell'Emilia-Romagna regge
all'urto della crisi legata alla pandemia di Covid-19. È la
fotografia scattata da Unioncamere regionale sulla scorta dei
dati Istat sulle esportazioni delle regioni italiane. Durante la
scorsa estate, secondo il report, le imprese emiliano-romagnole
hanno contenuto il calo dell'export rispetto all'anno prima -
-2,9% nel terzo trimestre - a fronte di una diminuzione del
commercio estero italiano del 4,9%. L'Emilia-Romagna si conferma
tra l'altro la seconda regione italiana per valore delle
esportazioni.
Nel periodo estivo, in cui le imprese hanno potuto operare in
condizioni più simili alla normalità per l'allentamento delle
misure di contenimento, spiegano gli analisti, si è potuto
contenere il calo dell'export rispetto allo stesso trimestre del
2019. Le esportazioni sono risultate pari a poco più 15,7
milioni, il 14% circa dell'export nazionale. Il trimestre
precedente, aprile-giugno 2020, aveva subito un crollo del 25%.
L'andamento settoriale risulta disomogeneo: ancora in
picchiata l'export della moda (-12,3%), giù la metallurgia
(-13,4%) e i macchinari (-4,4%). Al contrario è un boom per la
farmaceutica (+36,4%) e i mezzi di trasporto (+8%). Tengono i
mercati europei (-1,7%) e quelli asiatici (-2,7%). L'export è in
forte calo negli Stati Uniti (-12,9%) e in Spagna (-10,8%), in
aumento nel Regno Unito (+8,4%) e soprattutto in Cina (+18,1%).
(ANSA).