(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 04 MAR - Nonostante la crisi
pandemica in atto, il sistema imprenditoriale reggino riesce a
sopravvivere, anche se con ripercussioni difficili da stimare
per gli anni a venire. Al 31 dicembre 2020, il numero di imprese
registrate risulta pari a 53.429, ovvero il +0,9% rispetto
all'anno precedente. Il saldo anagrafico positivo, pari a 468
unità, è dato dalla differenza tra le 2.222 nuove iscrizioni e
le 1.754 cessazioni. Un risultato migliore di quello medio
regionale (+0,7%) e di quello nazionale (+0,3%) che, tuttavia,
merita un'analisi più attenta. E' quanto si legge in una nota
della Camera di commercio di Reggio Calabria.
"I ristori, la Cassa integrazione Guadagni e le altre misure
a contrasto degli effetti economici sulle imprese derivanti dai
vari lockdown, infatti - prosegue la nota - hanno spinto molte
imprese in crisi strutturale a ritardare la chiusura,
nell'attesa che gli strumenti di sostegno all'imprenditoria si
esauriscano. Ciò è testimoniato dalla evidente battuta d'arresto
delle cessazioni, ridottesi di oltre 700 unità (quasi il 40% in
meno rispetto al 2019). Anche il numero annuo di iscrizioni si è
ridotto notevolmente (-345; il -15,5%), a testimonianza del
difficile clima di fiducia degli imprenditori per l'immediato
futuro. La dinamica positiva delle imprese registrate, non si
riflette sulle imprese attive che, invece, iniziano a diminuire
sensibilmente (-2,8% rispetto al 2019), a dimostrazione di come
il problema del ridimensionamento produttivo della Città
metropolitana sia solo rimandato. Le 43.741 imprese attive al
2020, infatti, hanno annullato la crescita degli ultimi cinque
anni, il che può rappresentare una proxy dell'effettivo impatto
che la crisi produrrà sul nostro sistema produttivo.
Nonostante il difficile momento attuale, l'analisi dei dati
delle imprese reggine evidenzia la continuità del processo di
ispessimento, ormai in atto da diversi anni: le società di
capitali (pari al 18,0% dello stock totale) sono cresciute del
+3,9% rispetto all'anno precedente, con un saldo di 358 unità,
dato dalla differenza tra 459 iscrizioni e 101 cessazioni. Le
imprese giovanili (il 12,6%), invece, subiscono una brusca
battuta d'arresto (-4,3%), per via della maggior fragilità
organizzativa e finanziaria che queste fisiologicamente
sperimentano".
"Sul tema della nati-mortalità delle imprese - rileva la
Camera di commercio - occorre anche considerare gli effetti
potenzialmente prodotti dalla criminalità organizzata. Come
emerge già dalla Relazione della Direzione Investigativa
antimafia relativa al I semestre 2020, a fronte di una
fisiologica diminuzione di alcuni reati (ricettazione,
contraffazione, rapine, etc.), in linea con la forzata chiusura
della mobilità sociale e produttiva, si è assistito ad una
rimodulazione per i reati legati all'estorsione ed all'usura
inizialmente proposti alle imprese in difficoltà quale forma di
welfare sociale alternativo alle istituzioni, salvo poi adottare
le tradizionali condotte intimidatorie finalizzate ad acquisire
il successivo controllo di quelle stesse attività economiche".
"Il trend del sistema imprenditoriale nel 2020 evidenzia come
le imprese giovanili siano quelle che pagano il prezzo più alto
perché non ancora sufficientemente strutturate per resistere
alla crisi, soprattutto a causa della capacità finanziaria" è il
commento del presidente della Camera di commercio di Reggio
Calabria Antonino Tramontana all'uscita dei dati annuali del
Registro delle imprese. "Siamo convinti, invece - aggiunge - che
la creazione e la crescita di nuove imprese giovanili,
dinamiche, innovative e qualificate siano fattori strategici per
lo sviluppo socio economico di tutto il territorio reggino. Le
informazioni sulla nati-mortalità delle imprese confermano, più
in generale, la necessità di dare valore alle competenze del
capitale umano, alla sostenibilità ed ai processi di
digitalizzazione, come tra l'altro indicato nel piano Next
Generation EU, affinché anche il nostro tessuto produttivo possa
affrontare i mercati in modo competitivo e tornare a crescere".
Il report completo è pubblicato sul sito istituzionale
www.rc.camcom.gov.it nella sezione Comunicazione - Newsletter
trimestrale di Informazione economica. (ANSA).