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CRV - Terza commissione- Via libera al sottoprogramma regionale per l’apicoltura 2023-27

PressRelease

CRV - Terza commissione- Via libera al sottoprogramma regionale per l’apicoltura 2023-27

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

18 gennaio 2023, 17:30

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 18 gen. 2023 -      La Terza commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Marco Andreoli (Lega-LV), Vicepresidente Cristina Guarda (Europa Verde), nel corso della seduta odierna, ha approvato all’unanimità la Proposta di deliberazione amministrativa n. 57, di iniziativa dell’esecutivo, relativa al sottoprogramma regionale per l'apicoltura 2023-2027, ai sensi del Regolamento UE n. 2021/2115 del 2 dicembre 2021; relatore per l’Aula del provvedimento, il Consigliere di Lega-LV Giovanni Puppato. Il Regolamento in questione introduce un nuovo approccio alla materia che si concretizza nel Piano Strategico Nazionale attraverso il quale vengono programmati e attivati gli strumenti della politica agricola comunitaria con sostegno finanziario Feasr (sviluppo rurale) e Feaga (pagamenti diretti e interventi settoriali, tra i quali rientrano quelli per il settore dell’apicoltura). Il sottoprogramma per l’apicoltura sottoposto all’esame dei Commissari contiene un’ampia analisi di contesto che, in sintesi, rappresenta la situazione attuale del settore, composto da circa 7200 operatori in attività (in aumento rispetto agli ultimi anni), presenti soprattutto nelle province di Treviso (21,49% sul totale) e Vicenza (20,75%), seguite da Padova (18,26%), Verona e Belluno (15,57% e 10,63%), mentre Rovigo e Venezia si pongono entrambe al di sotto del 10%: considerando la quota nazionale di apicoltori censiti nel 2021, pari a 68.347, il Veneto rappresenta il 10,5% degli operatori nazionali. La conduzione di alveari in Regione vede la prevalenza di operatori e aziende di piccole e medie dimensioni; più dell’88% degli apicoltori conduce meno di 20 alveari, mentre un numero assai limitato di aziende detiene di fatto gran parte del patrimonio apistico complessivo regionale: il 3,26% (235 aziende) conducono più di 51 alveari e queste detengono circa il 34,45% del patrimonio apistico complessivo regionale che comprende le sottospecie Apis mellifera ligustica e Apis mellifera carnica. Il sottoprogramma prevede di attivare una serie di interventi tra i quali: i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio di migliori prassi; gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali, che si concretizzano nella lotta agli aggressori e alle malattie dell’alveare, nella prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche, nel ripopolamento del patrimonio apistico, nella razionalizzazione della transumanza, nell’acquisto di sistemi gestionali per miglioramento qualitativo e valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio; l’attività di promozione volta a sensibilizzare i consumatori sulla qualità dei prodotti dell'apicoltura. La programmazione prevede, allo stato attuale, una disponibilità finanziaria pari a circa 1 milione di euro all’anno.

Di seguito, il Vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Finco (Lega-LV) ha illustrato, in qualità di proponente, il Progetto di legge n. 162 ‘Disposizioni per l’agricoltura urbana e periurbana’ che introduce nell’ordinamento regionale la disciplina e la promozione di tecniche di coltivazione innovative, quali le fattorie verticali (o vertical farm), ovvero i sistemi sviluppati in moduli verticali e in ambiente controllato di coltivazione, che forniscono un contributo alle politiche sul clima, sul risparmio di suolo, idrico e di prodotti fitosanitari, attuati mediante tecniche acquaponiche, idroponiche e aeroponiche, già sperimentate in grandi centri urbani o a ridosso degli stessi, spesso riutilizzando edifici in disuso, forme di coltivazione cui si aggiungono i cd. tetti verdi, le infrastrutture verdi multifunzionali e gli orti urbani, destinate a trovare un’espressa definizione nella Proposta legislativa. L’esame dettagliato del provvedimento proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione.

Successivamente, è stato approvato l’articolato del Progetto di legge n. 158, che modifica la L. reg. n. 11/02 'Disciplina del settore fieristico'”, già illustrato nel corso delle precedenti sedute dal proponente, il Capogruppo di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo; in sintesi, è prevista l’istituzione di un Tavolo per il sistema fieristico regionale che coinvolga nella coprogettazione le diverse componenti del sistema, e il concorso finanziario della Regione alla promozione e allo sviluppo sui mercati esteri del sistema, come risposta allo stato di sofferenza del comparto derivante dall’epidemia da Covid 19 e dalla ‘fuga’ di alcune manifestazioni fieristiche di rilievo nazionale e internazionale verso sistemi fieristici contermini più attrattivi, considerato che il sistema nazionale coinvolge circa 200mila espositori, 20 milioni di visitatori, genera affari per 60 miliardi di euro e dà origine al 50% delle esportazioni delle imprese che vi partecipano. L’iter di approvazione proseguirà nel corso delle prossime sedute.

Rinviata, infine, l’illustrazione del Progetto di legge n. 85, di iniziativa della Consigliera Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) relativa a “Norme per la promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina”.

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