(ANSA) - ROMA, 22 LUG - Nei primi mesi del 2021 gli
architetti ed ingegneri liberi professionisti iscritti ad
Inarcassa (la Cassa previdenziale delle due categorie) sono
risultati pari a 173.000, mentre a fine 2020 se ne contavano
169.000, segno di una professione, quella tecnica, "ancora
accattivante". A dirlo il presidente dell'Ente Giuseppe Santoro,
ascoltato oggi pomeriggio nella Commissione parlamentare per il
controllo sugli Enti di previdenza, aggiungendo che nella platea
degli associati "il 29% ha meno di quarant'anni, il 47% sono
ingegneri, il 53% architetti, il 72% uomini, il 28% donne" ed
"il reddito medio è di circa il 28000 euro e il volume d'affari
di 37000". Inarcassa ha erogato, al 31 dicembre scorso, "38.700
pensioni", quelle "intere" (frutto, cioè, del percorso
lavorativo del professionista) sono circa 22.000, con un
rapporto iscritti-pensionati al 2020 pari a 4,4 iscritti per
ogni pensionato, che sale a 6 se "depurato", togliendo, cioè, ha
spiegato, "la parte di pensioni minori". L'indennità trimestrale
da 600/1.000 euro, introdotta lo scorso anno dal decreto "Cura
Italia", è stata richiesta da circa 105.000 professionisti
associati ad Inarcassa, pari a 223 milioni di euro, anticipata
(come per tutti gli Enti previdenziali privati) dalla stessa
Cassa per conto dello Stato, ha rammentato Santoro ai componenti
della Bicamerale. (ANSA).