(ANSA) - ROMA, 01 LUG - Il documento conclusivo approvato
ieri dalla Commissioni finanze di Camera e Senato, al termine
dell'indagine conoscitiva sulla riforma fiscale, "è sicuramente
una buona base di partenza per il lavoro che attende nelle
prossime settimane il Governo, il Parlamento e la Commissione
tecnica di nomina governativa". A pensarla così il preìsidente
nazionale Massimo Miani, che sottolinea come "le linee guida
fissate dal testo appena approvato coincidano in gran parte con
le priorità che avevamo indicato nei giorni scorsi nel nostro
Manifesto per la riforma fiscale, tra le quali figurano la
richiesta dell'abrogazione dell'Irap, il ripristino dell'equità
orizzontale e verticale dell'Irpef, l'avvicinamento tra bilancio
civilistico e fiscale e ancora una riscossione più efficiente e
meno costosa, la codificazione tributaria e l'elevazione al
rango costituzionale dei principi fondamentali dello Statuto del
contribuente, un rapporto fisco-contribuenti più equilibrato e
un sistema sanzionatorio più proporzionale". Per il vertice dei
professionisti, "siamo di fronte ad una sfida impegnativa che
imporrà a tutti la ricerca ostinata di un punto di equilibrio
tra posizioni anche molto diverse. Ma siamo convinti che
l'opportunità di giungere dopo decenni ad una riforma organica
del nostro sistema fiscale non vada assolutamente sprecata. La
categoria è pronta a fornire il suo contributo di idee e
proposte e auspica un coinvolgimento diretto in questo
percorso". Nel quadro di un giudizio complessivamente positivo,
Miani esprime "il rammarico per l'assenza nella parte dedicata
agli incentivi alle aggregazioni di attività di minori
dimensioni di riferimenti al tema della neutralità fiscale delle
operazioni di riorganizzazione delle attività di lavoro autonomo
e della determinazione opzionale per cassa dei redditi delle
società tra professionisti che rappresenterebbero una spinta
importante e non più rinviabile allo sviluppo di servizi
professionali sempre più competitivi e adeguati alle richieste
di mercato" e aggiunge che "il tema del catasto, al momento
accantonato, non potrà essere del tutto trascurato, perchè
impatta su tutta la fiscalità immobiliare ed è quindi decisivo
per il Paese", si chiude la nota. (ANSA).