Durante un intervento durato circa 5
ore, ad un paziente 54enne, affetto da una rarissima neoplasia
maligna del timo, sono stati asportati un lobo del polmone
destro e un'altra porzione di quello sinistro, il pericardio
fino all'aorta e parte del diaframma. L'intervento, eseguito da
un team composto da chirurghi toracici, cardiochirurghi e
cardioanestesisti, è stato eseguito nella sala operatoria ibrida
dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni
Rotondo (Foggia) per consentire la possibilità di fermare il
cuore ed attivare la circolazione extracorporea. Dopo una
settimana di ricovero il paziente è stato dimesso in buone
condizioni.
"La strategia iniziale ‒ spiega Concetta Di Micco, oncologa e
coordinatrice della Lung Unit dell'ospedale ‒ era di iniziare il
trattamento con una terapia in grado di ridurre le dimensioni
del tumore e permettere quindi un intervento chirurgico di
asportazione. Il paziente ha risposto bene alla chemioterapia e,
d'intesa con il gruppo di studio, si è deciso di programmare
l'intervento chirurgico". "L'intervento era sì rischioso, ma
vista l'età del paziente bisognava provarci senza esitazione",
agigunge Marco Taurchini, direttore della Chirurga Toracica.
Mauro Cassese, direttore dell'Unità di Cardiochirurgia ha
condiviso da subito l'idea di eseguire l'intervento nella sala
operatoria ibrida della Cardiochirurgia: "Avendo il sospetto di
un'infiltrazione del tumore in alcuni vasi del cuore ‒ rileva ‒
abbiamo pensato di prepararci al peggio predisponendo, grazie
all'apporto del personale di sala operatoria, tutto il
necessario per fermare il cuore ed effettuare l'intervento
mantenendo in vita il paziente con una circolazione
extracorporea, tramite la cosiddetta macchina cuore-polmoni".
"Ho avuto molta paura ‒ spiega oggi il paziente, Antonio ‒.
Mi sono confrontato con mia moglie e con le mie figlie e ho
deciso di provarci. Mi sono affidato a Padre Pio e ai chirurghi
che lavorano nel suo ospedale. È stato un rischio, ma di cui ero
convinto. Io l'ho fatto per loro, la mia famiglia".
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