Un luogo dove cielo e mare si
incontrano, dove passato e futuro si mischiano, dove l'antico e
l'ultramoderno si confondono. Questo è il Kursaal Santalucia. Un
teatro che racconta un pezzo di storia e di arte di Bari,
perfetto esempio del Liberty italiano, e che nello stesso tempo
guarda si apre, letteralmente, al cielo e al mare, tra le più
moderne tecnologie delle sale cinema-teatro multiuso.
Domani, sulle note di Ennio Morricone, il teatro tornerà a
vivere. L'inaugurazione, dopo quasi due anni di restauro,
avverrà in con l'apertura del Bif&st e la proiezione del film
'Ennio' di Giuseppe Tornatore, dedicato al maestro scomparso.
Non un nuovo teatro, dunque, ma i vecchi stucchi, affreschi,
tessuti, decorazioni in legno e lampadari riportati a nuova
luce. La sala, circa 400 posti, ha un palcoscenico attrezzato
con i sistemi tecnologici più moderni e una platea con sedute
smontabili in automatico che consentono di ottenere uno spazio
versatile, non unicamente legato alle funzioni dello spettacolo.
Le poltrone, in velluto verde così come il sipario, scompaiono,
indietreggiano, si sollevano, trasformando l'ambiente.
La Sala Giuseppina, 285 metri quadri impreziositi da affreschi e
stucchi dei fratelli torinesi Mario e Guido Prayer, con il
restauro è stata riportata al suo fasto originario. In passato
fu utilizzata anche come sala ricevimenti e anche come sala
prove per i balletti in scena al vicino teatro Petruzzelli. Al
secondo piano, poi, si accede ad uno spazio roof-garden dalla
vista mozzafiato sul mare.
Il Kursaal sarà la "Casa delle Arti e dei Suoni" in quello che è
stato definito il "miglio dei Teatri" baresi, con Petruzzelli,
Margherita e Piccinni.
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