"L'incidente, che fortunatamente
non ha causato feriti, è accaduto presumibilmente perché ci sono
alcuni rulli bloccati e l'intera struttura è fatiscente. Di
recente, abbiamo richiamato l'attenzione su cambiamenti delle
figure alle quali viene affidata la gestione del reparto,
immaginando che si sarebbero verificati episodi di questo tipo".
Così l'Unione sindacale di base (Usb) di Taranto in relazione
all'incendio a un nastro trasportatore del reparto Pca (Parco
Calcare) avvenuto ieri pomeriggio nello stabilimento Acciaierie
d'Italia di Taranto. Si è formata poi una grande nube nera
visibile dalla città e documentata da foto e video sui social
network. "Questa - sottolinea l'Usb - è la chiara conseguenza di
una gestione al ribasso: in particolare, nel Parco Calcare, è
stata disposta la cassa integrazione per molti lavoratori, tra
cui l'unico capo reparto di manutenzione (viene sfornita così
l'area di questa professionalità), due su sei tecnici di
manutenzione, minando ancora una volta la sicurezza. In cassa
anche gli addetti al pronto intervento meccanico nei turni di
notte (non viene in questo modo rispettato quanto previsto e
soprattutto i piani di emergenza)". "Dimezzato - denuncia il
sindacato - il numero dei capi turno che dovrebbero sorvegliare
l'area: a tal proposito, solo per alcuni minuti non si è
rischiato un incendio più esteso con conseguenze ben più gravi.
Questo perché il capoturno, sul finire del proprio orario
lavorativo, si è accorto del principio di incendio e ha potuto
dare l'allarme". Se fosse "accaduto pochi minuti dopo - conclude
l'Usb -probabilmente avremmo parlato di ben altre conseguenze".
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