Il presidente della Provincia di
Lecce Stefano Minerva ha consegnato questa mattina lo 'Scudo
d'Aragona' al tecnico della nazionale di pallavolo maschile
italiana, Ferdinando De Giorgi, originario del Salento, "come
testimonianza di gratitudine per la splendida impresa realizzata
dalla squadra italiana da lui guidata", che di recente si è
laureata campione del mondo.
"E' superfluo nasconderlo ma oggi - ha detto 'Fefé' De Giorgi
- sono emozionato. Sembra difficile dirlo, ma forse è stato più
facile vincere un Campionato del mondo che affrontare i momenti
celebrativi che si stanno susseguendo. Sono profondamente legato
alla mia terra, alle mie origini, alle mie tradizioni. E quello
di essere un ambasciatore del Salento è un qualcosa che mi
onora. La mia vita sportiva è cominciata da questa terra, ed è
stata proprio questa terra ad essermi di aiuto in tutte le
situazioni affrontate. Ed è a lei che mi richiamo se devo
fronteggiare le difficoltà".
"Ho sempre amato e cercato l'equilibrio nel mio lavoro - ha
aggiunto - e devo ammettere che tutto questo mi è servito. Dopo
aver trionfato nel campionato europeo abbiamo perso la fase
finale della Nations League che giocavamo in casa. Ho l'onore ed
il piacere di allenare un gruppo di giovani talenti che ha il
gusto di giocare e che hanno fatto proprio il senso della sfida.
Le sconfitte di Bologna ci avevano incupito e rattristato, ma
quando vinci ritorni ad essere te stesso".
"Il campionato del mondo vinto in Polonia - ha concluso - è
stata un'esperienza incredibile, un lungo abbraccio azzurro che
mi sono gustato sino in fondo, soprattutto perché conquistato
come allenatore. Sono contento di avere scritto una bella storia
che va preservata e raccontata, un risultato raggiunto con
giovani di talento che trasmettono gioia e valori, tecnici e
umani" .
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