Gli stakeholder mondiali della
bioeconomia, circa 200 delegati provenienti da più di 20 Paesi,
si incontrano a Bari oggi e domani per affrontare diverse
tematiche legate al cambiamento climatico e alla transizione
ecologica. Nel capoluogo pugliese, ospite della Camera di
Commercio di Bari, si tiene la dodicesima edizione di Ifib, il
Forum Internazionale sulle Biotecnologie industriali e la
Bioeconomia organizzato dal Cluster italiano della bioeconomia
circolare Spring, da Federchimica-Assobiotec e da Innovhub-SSI,
con la collaborazione di Regione Puglia, di Puglia Sviluppo e
dell'Agenzia Ice. Articolato su un programma di due giorni, Ifib
coinvolge esperti scientifici, economisti ed importanti aziende
del settore, oltre che policy makers, investitori e
rappresentanti di istituzioni, università e organismi
internazionali quali l'European Research Council, l'European
Innovation Council, ma anche investitori, come l'European
Circular Bioeconomy Fund. "La bioeconomia circolare - ha detto
l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia,
Alessandro Delli Noci - è l'unico futuro possibile per lo
sviluppo sostenibile del nostro pianeta. In Puglia ci crediamo a
tal punto che la sostenibilità, le risorse rinnovabili e la
bioeconomia circolare sono diventate linee guida delle nostre
politiche. Per anni ci siamo impegnati non solo perché il sole e
il vento diventassero fonti di energia da catturare e
utilizzare, ma perché lo fossero anche le bioenergie. Oggi la
Puglia continua ad essere la prima regione in Italia per
produzione di energia da fonte eolica e fotovoltaica ma occupa
anche il quinto posto per le bioenergie, da cui produciamo 1.451
GWh. Oggi il 54,7 per cento di energia consumata in Puglia
proviene da fonti rinnovabili".
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