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Incendi:Sardegna fa conti con la storia, fine luglio tragico

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Incendi:Sardegna fa conti con la storia, fine luglio tragico

Oggi si celebra giornata regionale prevenzione

CAGLIARI, 28 luglio 2021, 11:02

Redazione ANSA

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La Sardegna celebra la giornata regionale di prevenzione e lotta contro gli incendi e ricorda i morti di Curraggia: il 28 luglio 1983, nell'omonima collina vicino a Tempio Pausania, in Gallura, nove persone persero la vita e altre 15 rimasero ferite mentre tentavano di domare un vasto incendio. La Cerimonia di commemorazione del trentottesimo anniversario del tragico rogo oggi si concluderà alle 20 al Monumento dei Caduti nella località collinare.
    Ma oggi l'Isola deve fare nuovamente i conti con la storia, dopo l'ennesima devastazione che stavolta ha colpito il Montiferru, in queste giornate di fine luglio, come allora. Stavolta non ci sono stati morti, almeno tra le persone, mentre non sono stati così fortunati gli animali o le piante, tra cui l'olivastro millenario di Cuglieri. Si parla di 20mila ettari, ma la riperimetrazione è in corso e si potrebbe arrivare ad un bilancio ben più grave con aziende agricole a artigianali distrutte, oltre ad un intero patrimonio boschivo andato in fumo: un disastro peggiore dell'incendio che distrusse il Montiferru nel 1994.
    Nel 2019, sempre, il 28 luglio, in una terribile notte con la Statale 131 dcn bloccata e decine di sfollati dalle località turistiche del nord est dell'Isola andarono in fumo 600 ettari bruciati nel territorio di Siniscola (Nuoro) Nel 2015 toccò nuovamente alla Gallura cedere all'avanzare del fuoco ampie porzioni di territorio un altro 28 luglio che passerà alla storia: oltre 50 ettari di macchia mediterranea sulla Costa Corallina e 35 a San Teodoro, alcune case bruciate e centinaia di turisti evacuati nelle spiagge e allontanati.
    Ora la storia si ripete: da sei giorni l'Oristanese brucia come nel 1994 (allora era agosto) quando andarono in cenere oltre 12 mila ettari di bosco tra Seneghe, Bonarcado, Cuglieri, Santulussurgiu e Scano Montiferro.
   

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