![Scuola: genitori e figli verso scuola (generica) [ARCHIVE MATERIAL 20230302 ]](/webimages/img_204x88/2023/3/22/2e41a86fed0f15eaac2277d5a3879ee6.webp)
La solitudine selvaggia di una natura incontaminata e un silenzio profondo. Forme ipnotiche e spaesanti di monoliti antropomorfi e zoomorfi che restituiscono un senso antico di esistenza. Luce, acqua e pietra. Sono queste le immagini, cariche di potenza, della mostra 'Nuda e Viva' che viene inaugurata domani, giovedì 2 settembre, al Centro Fotografico Cagliari di Cristian Castelnuovo che riapre dopo la chiusura forzata dell'ultimo anno. La rassegna di foto è stata realizzata da Beppe Fumagalli, bergamasco, giornalista inviato speciale di Oggi. E' prodotta da Cristian Castelnuovo e curata da Roberta Vanali.
L'esposizione, che prosegue fino al 23 settembre, è il racconto in bianco e nero di un cammino visionario attraverso una delle zone più inaccessibili e sconosciute della costa sarda. Uno spazio magico ad Arbus (Sud Sardegna), tra Capo Pecora e Scivu, dove la nuda roccia sembra animarsi, assumendo le più sorprendenti sembianze del mondo vivente.
Rocce millenarie scolpite e modellate dal vento, levigate dalle onde che vi si infrangono in un'area geologica unica al mondo che ingloba scisti, calcari e dolomie d'epoca cambriana, stagliandosi all'improvviso verso il cielo e spezzando violentemente l'orizzonte. A metà tra documentazione e proiezione mentale, tra contemplazione ed estetica del sublime, quello di Beppe Fumagalli - spiegano gli organizzatori - è un viaggio interiore alla riscoperta della spiritualità connessa alla natura. Un percorso introspettivo nel suo intimo sentire, nella parte più profonda dell'animo umano con l'obiettivo di rendere visibile l'invisibile. Cristallizzando qualcosa di unico e irripetibile con l'attitudine di dare vita alla pietra conferendole un'aura di sacralità.
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