Quasi un videogioco per la
teleriabilitazione a distanza. Si chiama Udo ed è una
piattaforma del settore bioingegneria e telemedicina.
Un sistema innovativo caratterizzato da un insieme di sensori
che si applicano sul paziente durante la fase di riabilitazione
e, attraverso una serie di exergame (videogame che integrano le
modalità dell'esercizio fisico con il piacere del gioco
virtuale) il paziente può eseguire gli esercizi di
riabilitazione e un medico a distanza ha la possibilità di
effettuare una valutazione misurando reazioni e movimenti.
È un progetto nato in Sardegna da #YouAndTech: viene presentato
ufficialmente alla Maker Faire Rome -The European Edition, fiera
dell'innovazione e della creatività organizzata dalla Camera di
Commercio di Roma e Innova Camera. Qualche differenza con i
videogiochi classici: non più solo la classica interazione
occhio-mano, ma tutto il corpo che diventa lo strumento con cui
impartire i comandi di gioco. C'è poi l'aspetto del rinforzo
positivo, la gratificazione provata nel raggiungimento di un
obiettivo e anche qui l'exergame trova nella pratica del gioco
il suo strumento principale con il quale far svolgere attività
fisiche anche faticose. Il vantaggio? Un risparmio di tempi e
costi non indifferente - spiegano gli ideatori - riducendo la
necessità degli spostamenti verso ambulatorio o studio,
avvicinando quindi il paziente al medico.
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