(ANSA) - CAGLIARI, 27 GEN - Oltre 200 casi in meno rispetto
al precedente bollettino, ma ancora sette morti in Sardegna
nelle ultime 24 ore, tra cui un uomo di 38 anni, residente nella
Città metropolitana di Cagliari.
Ammontano a 1.224 i nuovi casi di positività al Covid, sulla
base di 4.476 persone testate. Sono stati processati in totale,
fra molecolari e antigenici, 24.871 tamponi con un tasso di
positività del 4,9%.
Stabile il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia
intensiva, 32, mentre i ricoveri in area medica sono 331 (+ 4);
22.494 i casi di isolamento domiciliare (- 83).
Secondo la Fondazione Gimbe, nel suo consueto report
settimanale, la curva dei contagi riprende a salire nell'Isola
dove, nella settimana tra il 19 e il 25 gennaio, si registra una
performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per
100.000 abitanti (1.425 rispetto ai 1.304 dell'ultima
rilevazione) e si evidenzia un aumento dei nuovi casi (11,3%)
rispetto alla settimana precedente, quando vi era stato un calo
dell'1,5%.
Le province di Nuoro (1.369 per 100mila abitanti) e Oristano
(1.251) mostrano una circolazione del virus più intensa, mentre
l'incidenza è meno evidente nella città metropolitana di
Cagliari (486), nel Sud Sardegna (344) e nel Sassarese (340 per
100mila abitanti).
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, sempre la Fondazione
Gimbe rileva che - rispetto ai dati finora considerati - è
calata al 77,4% la percentuale dei sardi che hanno completato il
ciclo vaccinale: il dato risente di ricalcoli pari a 51.786
cicli completi in meno tra il 18 e il 25 gennaio. "L'anomalia
sul dato - precisa la Regione - è da attribuirsi
all'aggiornamento, attualmente in corso, dei flussi informativi
e alla modalità con cui da Roma questi verranno integrati in
virtù del passaggio dall'Ats alle singole Asl, avvenuto l'1
gennaio".
Intanto nelle scuole di Oristano "la situazione sta diventando
insostenibile: i casi di positività continuano a crescere,
colpendo alunni, docenti e operatori scolastici, mettendo a
serio rischio l'attività didattica". Il grido d'allarme è stato
lanciato dal sindaco Andrea Lutzu e dall'assessore alla Pubblica
istruzione Massimiliano Sanna. (ANSA).