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Esercitazione Nato in Sardegna: spiagge non interdette

Esercitazione Nato in Sardegna: spiagge non interdette

Off limits solo tratti di mare al largo della costa

CAGLIARI, 18 maggio 2022, 18:17

Redazione ANSA

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di Manuel Scordo

Mezzi anfibi raggiungono la spiaggia, i portelloni si aprono facendo sbarcare decine e decine di militari in tenuta da battaglia, pronti a raggiungere gli obiettivi. È il clou delle ultime 24 ore dell'esercitazione della Marina militare Mare Aperto 2022, cominciata il 3 maggio per concludersi il 27, alla quale prendono parte più di 4.000 tra donne e uomini di sette nazioni della Nato e oltre 65 tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri, impegnati tra l'Adriatico, lo Ionio, il Tirreno e il Canale di Sicilia.

Una simulazione che ha trasformato la spiaggia del poligono di Teulada nel teatro principale di "prove di guerra" che vedono da sempre al centro la Sardegna con esercitazioni due volte all'anno al largo delle coste e di fronte a spiagge molto note e apprezzate da residenti e turisti: da Porto Corallo, nel comune di Villaputzu, a Villasimius, passando per Porto Pino, nel territorio di Sant'Anna Arresi, fino a Santa Margherita di Pula. La maxi-simulazione però non sta frenando i preparativi per la stagione estiva e nemmeno chi ha già trascorso giornate sotto l'ombrellone. Nessuna spiaggia chiusa o off limit - solo Cala Zafferano, all'interno del poligono di Teulada, è interdetta tutto l'anno - ma 17 specchi di mare vietati alla navigazione, alla pesca, alla balneazione e alle immersioni in orari e giornate ben precise, come stabilito da un'ordinanza della Capitaneria di porto.

Lo confermano i sindaci. "Le nostre spiagge non sono interdette, si sta facendo solo cattiva pubblicità", dice all'ANSA il primo cittadino di Villasiumus Luca Dessì. "I litorali della nostra costa sono aperti - gli fa eco Sandro Porcu, sindaco di Villaputzu. - già questo fine settimana erano pieni di gente. L'interdizione avviene al largo, lontana dalla costa e non crea alcun problema alla balneazione". Nel corso dell'esercitazione, definita "il maggior evento addestrativo nella Marina militare", le forze in campo simulano scenari ad alta intensità e in veloce mutamento attraverso cui verificare le capacità di intervento in svariate aree.

Ad essere esplorate sono nuove combinazioni di impiego delle forze assegnate: tra queste, l'Expeditionary Advanced Base Operations, allo studio nella Us Navy, per estendere il raggio di azione delle forze marittime e controllare così zone di mare strategiche. Tra i principali obiettivi di Mare Aperto c'è anche il proseguimento della campagna di sviluppo delle capacità del nuovo velivolo di quinta generazione F-35 B, propedeutica al raggiungimento della Initial Operational Capability nel 2024, e del processo di integrazione con le altre Forze Armate e con le Marine estere. L'attività coinvolge lo staff della Brigata Marina San Marco e quelli delle diverse divisioni navali in cui si articola l'organizzazione operativa della Marina.

La Sardegna è da sempre protagonista di queste esercitazioni. L'Isola infatti ha la più alta percentuale in Italia di servitù militari. il 61% con circa 35mila ettari di territorio vincolati dalle stellette. E ha anche i tre poligoni più grandi d'Italia: Teulada (il più esteso in Europa), Quirra-San Lorenzo e Capo Frasca. Contro le basi in Sardegna sono attivi da anni diversi movimenti antimilitaristi, ma anche alcuni partiti politici, soprattutto indipendentisti, e parlamentari di vari schieramenti. Gli attivisti sono pronti a una nuova protesta: l'appuntamento è per domenica 22 maggio con una manifestazione a Sant'Anna Arresi. Nel frattempo su Mare Aperto 2022 i pacifisti tirano in ballo anche la guerra in Ucraina, sottolineando come questa "manifestazione di forza della Nato" possa essere controproducente nello scenario internazionale di oggi, denunciano "l'ennesima occupazione militare di una regione sovrana", pronta, accusano, a farsi "colonia sempre disponibile per scenari di guerra simulata".

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