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Cinema: a "Desert Paradise" e "Feminity" il Life After Oil

Cinema: a "Desert Paradise" e "Feminity" il Life After Oil

Per le categorie lungometraggi ambiente e diritti umani

VILLANOVAFORRU, 26 settembre 2022, 16:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Desert Paradise" nella categoria lungometraggi sull'ambiente ha ottenuto il riconoscimento intitolato a Giuseppe Ferrara. "Feminity" ha conquistato il premio Valentina Pedicini per i lungometraggi e mediometraggi sui diritti umani. Sono i due principali vincitori della IX edizione del Life After Oil International Film Festival, fondato e diretto da Massimiliano Mazzotta. Il concorso cinematografico dedicato a questi due temi si è chiuso domenica sera a Villanovaforru, in Marmilla. Il primo, ovvero il documentario dell'olandese Ike Bertels, si concentra su una comunità di una città della Namibia legata all'estrazione di diamanti. Il secondo, dell'iraniano Mohsen Ostad Ali, affronta invece le storie difficili di donne del suo paese.
    Sette le categorie premiate. I tre giurati della sezione Ambiente hanno anche assegnato una menzione speciale alla produzione tedesca "The Recycling Myth", inchiesta sul riciclo della plastica firmata da Tom Costello e Benedict Wermter. Per i cortometraggi sull'ambiente la spunta l'iraniana Marjan Khosravi con "Vadiyar". Menzione speciale a "Sentience" girato in Cina dall'australiano Elliot J. Spencer. Per i cortometraggi sui diritti umani la giuria ha premiato l'ungherese "Branka" diretto da Akos K. Kovacs con una menzione per il francese "4AM" di Mehdi Fikri. Tra i lavori di animazione, invece, "Nothing Left" dell'inglese Frankie Sutton.
    Un gruppo di migranti richiedenti asilo presenti nel centro di accoglienza straordinaria di Villanovaforru, ha valutato i corti sperimentali e ha scelto l'indiano "Awakening of the Goddess" realizzato da Debjani Mukherjee. Infine nella categoria a tema libero World Panorama il premio, assegnato da un gruppo di studenti dell'Istituto d'istruzione superiore Vignarelli di Sanluri, è andato ad "Aparat" dell'iraniano Hasan Najmabadi. Assegnate menzioni da associazioni che collaborano con il festival: Emergency Sassari ha premiato "Yemen's Dirty War" dei francesi Nicolas Jaillard e Guillaume Dasquié; Italia Nostra ha puntato su "Sentience" di Elliot J. Spencer; Medicina Democratica ha scelto "Tricked into Surgery: India's Hysterectomy Scandal" di Mathilde Cusin; Wwf Sassari invece "Arbores" di Francesco Bussalai.
   

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