Gli studi epidemiologici
descrivono la Sardegna come una delle aree al mondo con maggiore
incidenza e prevalenza di sclerosi multipla. Una malattia che
colpisce le persone in giovane età, soprattutto le donne. Nella
nostra isola, infatti, si registrano 370 casi ogni 100mila
abitanti. Ma l'incidenza dei nuovi casi è doppia rispetto a
quella che si registra nella penisola. Ecco perché,
nell'approccio a questa malattia, è importante mettere in campo
una gestione multidisciplinare del paziente, oltre alla
necessaria integrazione tra ospedale e territorio.
Il corso-convegno "Update sulla sclerosi multipla", organizzato
dalla Clinica neurologica dell'Aou di Sassari diretta dal
professor Paolo Solla, ha messo in evidenza questi aspetti,
riunendo gli esperti isolani del settore e ricordando come
questa patologia produca un impatto significativo a livello
individuale, familiare, sociale ed economico. I lavori sono
stati aperti dal rettore dell'Università di Sassari, Gavino
Mariotti.
La sclerosi multipla è una patologia infiammatoria, cronica,
caratterizzata dalla degenerazione delle guaine mieliniche del
sistema nervoso centrale, il cui andamento è spesso non
prevedibile. Ha, più spesso, un esordio in età giovane adulta,
raramente infantile, con limitazioni funzionali spesso
importanti.
Roberto Zarbo, responsabile scientifico del corso-convegno, ha
spiegato che "è una malattia cronica che la persona si porta
dietro per tutta la vita ed è importante tenere presente questo
nella gestione della malattia quindi anche nella gestione delle
terapie".
Nel Nord Sardegna, la Clinica neurologica dell'Aou di Sassari
rappresenta un punto di riferimento per almeno 500.000 abitanti
e segue oltre 1.500 persone in età adulta affette da sclerosi
multipla, come anche la Neuropsichiatria infantile dell'Aou di
Sassari, diretta dal professor Stefano Sotgiu.
"Quando bisogna gestire queste patologie così complesse - ha
ripreso Zarbo - è fondamentale l'integrazione fra ospedale e
territorio, per dare le migliori risposte possibili al paziente
nei diversi momenti della malattia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA